Colpo di scena alla Camera, martedì 2 luglio: Governo battuto sull'emendamento-Costa. Un emendamento alla proposta di legge presentata e firmata dallo stesso deputato di Forza Italia, il monregalese Enrico Costa, sulla modifica al disegno di legge sul risarcimento per ingiusta detenzione e sull'azione disciplinare nei confronti dei magistrati. Il Governo Lega-5 Stelle è andato sotto alla Camera per 2 voti di scarto, 242 voti contro 240. La votazione era a scrutinio segreto.
Giustizia: Governo battuto sull'emendamento-Costa
L'emendamento, presentato dal deputato di Forza Italia Enrico Costa, riguardava il risarcimento che può chiedere un imputato una volta assolto, anche se inizialmente si
era avvalso della facoltà di non rispondere. Immediato l'attacco delle opposizioni: «Oggi il governo è stato battuto alla Camera su un emendamento sulla giustizia. Prendano atto che questo esecutivo è finito».
Al momento del voto c’erano quasi 100 assenti e almeno 5 "franchi tiratori" nella maggioranza. Dopo la votazione, il Movimento Cinque Stelle ha chiesto una sospensione, proposta approvata dall’Aula con appena sette voti di scarto. Presenti 88 deputati della Lega su 125 e 157 del 5 Stelle su 216.
Vuoi essere sempre aggiornato sulle novità? Iscriviti gratis alla nostra newsletter
Il provvedimento all'esame dell'Assemblea modifica gli articoli 314 e 315 del codice di procedura penale con due finalità: ampliare i presupposti del diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, adeguando il dato normativo alla giurisprudenza della Corte costituzionale, e prevedere la trasmissione al Ministro della Giustizia e - in caso di grave violazione di legge - anche al Procuratore generale presso la Cassazione, delle ordinanze di accoglimento della domanda di riparazione per ingiusta detenzione. Ciò per agevolare la conoscenza di questi provvedimenti da parte dei due soggetti titolari dell'azione disciplinare nei confronti dei magistrati.
in