Per noia diventano piromani. Sono due ragazzi i responsabili dei roghi che nei mesi scorsi hanno coinvolto alcuni mezzi in disuso parcheggiati in via alla Bormida ed altri pronti per essere demoliti in località Bagnolo.
Dopo prolungati accertamenti, l’analisi delle immagini dei sistemi di sorveglianza del Comune, la raccolta delle testimonianze, i carabinieri di Cengio hanno stretto il cerchio attorno a due giovani del paese. Uno dei quali, sentitosi braccato, ha deciso di presentarsi spontaneamente in caserma, accompagnato da un genitore. Ed ha vuotato il sacco.
Per noia diventano piromani
Il racconto del giovane, che ha chiamato in correità il complice che già era stato identificato dalle immagini acquisite, è stato ritenuto credibile. L’unico elemento che attendevano gli inquirenti era l’esito di alcuni accertamenti tecnici, di modo da completare il quadro probatorio e procedere nei confronti dei due ragazzi.
La scelta di confessare ha permesso quindi di chiudere il cerchio prima. Dopo la confessione del primo giovane i carabinieri di Cengio hanno quindi convocato il secondo sospettato.
Anche lui, messo davanti ai fatti, ha confessato, assumendosi le sue responsabilità in tutti gli incendi. Non solo quelli degli ultimi mesi, ma anche quelli risalenti alla fine del 2018 ed ai primi mesi del 2019 (sterpaglie bruciate lungo il Bormida). Un crescendo che lo ha portato a dar fuoco ai mezzi in attesa di rottamazione in località Bagnolo.
I due giovani hanno imputato i loro gesti alla noia e all'insano desiderio di fare qualcosa in grado di dar loro “qualche scarica di adrenalina”. Ora sono stati deferiti alla competente Autorità giudiziaria e rischiano una pesante condanna.
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