Botte e maltrattamenti in una casa di riposo di Cortemilia: fermati tre operatori – GUARDA IL VIDEO

Botte e maltrattamenti in una casa di riposo di Cortemilia.Il caso viene a galla grazie alla coop Vadocco che ha sporto denuncia

maltrattamenti in una casa di riposo di Cortemilia

Botte e maltrattamenti in una casa di riposo di Cortemilia. Tre operatori sociosanitari sono finiti sotto accusa, fermati e sottoposti a misura cautelare dai Carabinieri di Alba. I fatti sono avvenuti alla IPAB "Ospedale Santo Spirito" di Cortemilia, in gestione alla Cooperativa Animazione Valdocco dal 1 febbraio 2018. Ed è stata proprio la Valdocco a segnalare ai Carabinieri le frequenti lesioni o ematomi riscontrate sugli ospiti, sporgendo denuncia. Da subito sono partite le indagini.

Botte e maltrattamenti in casa di riposo a Cortemilia

VIDEO - Botte e maltrattamenti in casa di riposo a Cortemilia. Le telecamere nascoste dei Carabinieri filmano tutto - IL VIDEO

Gepostet von L'Unione Monregalese am Donnerstag, 11. Juli 2019

I tre operatori sociosanitari sono accusati maltrattamenti continuati in concorso e lesioni aggravate. Si tratta di due donne di nazionalità romena, sottoposte alla misura dell'obbligo di dimora, e di un cittadino italiano, sul cui capo pende un divieto di domicilio nel Comune di Cortemilia.

Schiaffi, spintoni e umiliazioni psicologiche

La Vadocco – cooperativa che gestisce molte attività nell'ambito dei servizi sociali anche a Mondovì – aveva preso in carico la struttura di Cortemilia nel gennaio 2018. Col passare dei mesi, la cooperativa continua a notare tracce frequenti di lesioni o ematomi sugli ospiti. Troppo frequenti. Nell'ottobre 2018 scatta allora la denuncia al Comando dei Carabinieri di Cortemilia per la situazione di mancata cura nello svolgimento del proprio lavoro da parte del personale impiegato, senza escludere il maltrattamento.  Le indagini partono subito.

In poco meno di due mesi, grazie alle telecamere opportunamente istallate nei locali interessati, sono stati documentati numerosi episodi contraddistinti da condotte scioccanti, con gli anziani percossi (schiaffi e spintoni), fatti cadere rovinosamente in terra oltre che derisi e umiliati crudamente. E le vittime, anziane, non avevano la forza di resistere.  A causa dei ripetuti maltrattamenti nella casa di cura, per alcuni ospiti si respirava un clima di terrore nell'istituto. Le richieste di cure e aiuto rimanevano spesso inascoltate. Nel corso delle indagini sono stati documentati più di una cinquantina di episodi di violenza ai danni delle inermi vittime ad opera dei tre soggetti raggiunti dalla misura cautelare.

Botte e maltrattamenti in una casa di riposo di Cortemilia: la Valdocco denuncia

Paolo Petrucci, presidente della Cooperativa Animazione Valdocco, spiega: «Per l’esperienza pluriennale di gestione di servizi in residenze sociosanitarie, da subito è apparso evidente che le condizioni degli anziani ospiti presso la struttura di Cortemilia erano precarie. Troppo spesso ci sono stati episodi di cadute degli ospiti, spesso non registrate, né rilevate, senza che fosse possibile, il più delle volte, accertarne le responsabilità».

La direttrice Alessandra Marino cerca di metter mano al problema, e avvia percorsi di formazione specifica sulla presa in carico e la cura dell’ospiti o sulle dinamiche dell’equipe di lavoro. «Ma tutti questi interventi - continua Petrucci - si dimostrano inefficaci in un clima ostile e con comportamenti omertosi di diversi operatori». In alcuni casi,  Petrucci parla addirittura di «omissioni e negligenze da parte degli operatori stessi».

«In data 4 luglio, ad esito delle indagini, ci viene comunicato dall’Autorità Giudiziaria che tre operatori sono sottoposti ad una misura cautelare - continua Petrucci - e che, se seppur la stessa non ha inteso procedere penalmente con altri operatori, ci produce formali segnalazioni per assumere gli opportuni provvedimenti. Riteniamo di aver fatto il possibile a tutela degli ospiti e dei colleghi non coinvolti dai comportamenti rilevati dalle indagini, ringraziamo l’Arma dei Carabinieri e l’Autorità Giudiziaria del lavoro svolto. Riteniamo sia necessario individuare concordemente con l’Ipab Ospedale Santo Spirito, Comune di Cortemilia ed Asl CN2 le azioni immediate che garantiscano cure e attenzioni agli anziani ospiti del presidio».

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