C'è il progetto per abbattere le aule dell’Alberghiero. È l’epilogo scritto da mesi. Si sapeva che sarebbe finita così. Ma sarà sicuramente un giorno triste, almeno dal punto di vista emotivo, quello in cui comincerà la demolizione dell’ala “nuova” dell’Alberghiero. La palazzina sul fronte sud, quella con le aule. Irrecuperabile, secondo la Provincia, dopo la frana del 29 dicembre 2017. Pertanto va abbattuta. Quando? Forse la prossima estate, a scuole chiuse.
Approvato il progetto per abbattere le aule dell’Alberghiero
La scorsa settimana la Provincia di Cuneo ha approvato il progetto definitivo del primo lotto dell’intervento. E non si tratterà certo di una demolizione “spettacolare”. Niente di simile, per capirci, a quella che si è vista di recente a Genova, col troncone del ponte Morandi polverizzato da 700 chili di esplosivi fra dinamite e plastico. Qua si andrà di “tocco leggero”: le aule del “Giolitti” andranno giù un pezzetto alla volta.
Indagine sulla frana chiusa senza colpevoli
Il crollo avvenne il 29 dicembre 2017. La Procura di Cuneo aprì un fascicolo per "crollo colposo", cercando di stabilire se esistessero responsabilità per quel disastro. Ma due mesi fa il caso è stato chiuso. L’indagine della frana a Piazza, quella che ha fatto crollare una strada, rovinato una palestra e portato via un pezzo di Alberghiero, è stata archiviata. Il Gip di Cuneo ha emesso il dispositivo, accogliendo le richieste della magistratura che aveva chiesto l'archiviazione. Nessun responsabile, nessun colpevole. Dopo 16 mesi di un’inchiesta, che la stessa Procura ha definito «enormemente complicata», non si sono ravvisati elementi che consentissero di imputare il reato a chicchesia.
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