Il cebano Alberto Cairo cittadino onorario dell’Afghanistan. Il suo nome in Afghanistan non è una leggenda, ma una di quelle realtà che forse neppure lui avrebbe immaginato, quando 30 anni fa lasciò tutto per mettersi al servizio di quanti nella guerra avevano subito gravissime mutilazioni.
Così Alberto Cairo, fisioterapista cebano, nei giorni scorsi ha visto riconosciuta la sua opera umanitaria. E il Paese asiatico gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Il cebano Alberto Cairo cittadino onorario dell’Afghanistan
Quando era partito, aveva lasciato alle spalle un impiego a quella che era la “Sip-Stipel” (antesignana della Tim) e per conto della Croce Rossa Internazionale, a Kabul, aveva iniziato a prodigarsi per i tanti mutilati dalle bombe, di ogni età.
E, con i vecchi pneumatici dei carri sovietici, parti in gomma e quanto poteva recuperare, aveva dato vita alla prima clinica dove costruiva arti che permettevano di camminare. Sino a dar una speranza concreta di riabilitazione a migliaia di persone menomate sì, ma non più scartate dalla società. A loro ha ridato una nuova vita. Ad Alberto a Cairo, il presidente dell’Afghanistan, Ashraf Ghani, ha consegnato passaporto e cittadinanza onoraria del Paese asiatico. A Ceva “Albertò” come da tutti è conosciuto, torna raramente, per salutare il fratello Domenico e la sorella Valentina. I suoi genitori, Carletto e Anita, sono mancati da diversi anni.
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