LEGGI - ECCO IL TRACCIATO: il terzo lotto della tangenziale sarà quasi tutto in galleria
IL PERCORSO DEL TERZO LOTTO - Il terzo lotto partirà dalla rotonda “del Beila” e, grazie ad una galleria artificiale, verrà interrato fino all’altezza del torrente Ellero. Poi ci sarà un viadotto ad unica campata, al termine del quale si imboccherà una nuova galleria che attraverserà la collina di San Lorenzo, fino a sbucare nei pressi di strada della Galla: un tunnel lungo circa 1,7 km la cui uscita si troverà più o meno all’altezza della “casa rigata” che si scorge sulla collina. Da qui, un altro pezzo di tunnel artificiale per poi unirsi a una bretella alla statale 28. L’importo dei lavori, finanziato a valere sul Fondo Unico Anas, è di oltre 100 milioni di euro. Oltre allo scavo al Beila, l’altra novità è che il tunnel, lato Borgato, si scaverà a valle di via Vecchia di Frabosa, che non verrà scavalcata o “agganciata” alla nuova viabilità con uno svincolo troppo impattante.
«CHIEDIAMO DI CONOSCERE I DETTAGLI»
Proseguono i residenti: «La caratteristica sagoma delle due colline, il Monte Regale di Piazza e l’attiguo bricco di San Lorenzo, incastonate in questo meraviglioso paesaggio affacciato al Monviso ed addossato alla Langa, creano nel loro insieme un contesto naturalistico di inestimabile valore e bellezza che ha favorito alla città di Mondovì di diventare nei secoli un prestigioso polo artistico, culturale ed educativo. La Collina di San Lorenzo è un ecosistema ancora oggi relativamente poco antropizzato, di grande ricchezza naturalistica, la cui vitalità dipende dall’integrità di una complessa e delicata serie di equilibri geologici e biologici. Difatti, la maggior parte del terreno presenta un suolo a carattere impermeabile, argilloso e ricco di falde acquifere, segnato nel piano regolatore del Comune di Mondovì come ad elevato rischio idro-geologico e dunque soggetto a frane. Da sempre inoltre, la Collina di San Lorenzo rappresenta un luogo ricreativo naturalistico di primaria importanza per la cittadinanza monregalese, alla quale offre percorsi panoramici accessibili e poco trafficati per passeggiate, corse, ciclismo ed altro. Entrambi i suoi versanti regalano una natura tranquilla e pittoresca dove godere il contatto diretto con la flora e la fauna locale, mentre le tradizionali cascine ed aziende agricole a conduzione familiare sono un complemento rurale vitale che fornisce frutta, castagne ed ortaggi, carne, latte e formaggi alle vicine zone urbane. Vogliamo attraverso la presente lettera condividere con tutta la cittadinanza il nostro legame profondo ed intimo con questo luogo ed il conseguente desiderio di vederlo tutelato, nel rispetto delle esigenze di ogni membro della comunità. Ci auguriamo di trovare tutte le parti amministrative coinvolte disponibili a rendere pubblici i dettagli tecnici del progetto e ad aprire un dialogo in merito ai suoi possibili impatti in tempi brevissimi e comunque prima di procedere alle fasi seguenti di realizzazione».