Abbronzatissima e “bella carica” dopo le vacanze, venerdì scorso, in chiusura della prima settimana di allenamenti, il nuovo capitano della Lpm Bam Mondovì, Silvia Agostino, è venuta a trovarci in redazione, per un’intervista “a tutto campo”, sulla nuova stagione che sta per iniziare e non solo.
Ciao Silvia. Questo sarà il tuo terzo anno a Mondovì. Come ti trovi in città? Quali sono i tuoi locali preferiti?
A Mondovì si sta benissimo. La città è molto simile al mio paese d’origine, quindi mi sento davvero a casa. Le persone sono gentili e il rapporto con i tifosi è bellissimo da sempre. Tra i miei locali preferiti ovviamente c’è il bar Italia, il nostro quartier generale, ma frequento anche altri posti. In generale comunque non faccio molta “vita mondana” e poi, dopo la laurea triennale di quest’estate, a settembre ricomincerò a studiare perché mi sono iscritta alla magistrale, quindi non avrò moltissimo tempo libero!
Quando la società ti ha chiesto di essere il nuovo capitano, cosa hai pensato?
Ero in vacanza, ho visto la chiamata di Paolo Borello sul cellulare e pensavo ci fosse qualche cambiamento sulla sistemazione in appartamento, invece lui mi ha detto: «Ci piacerebbe moltissimo che tu fossi il nuovo capitano». Ammetto di essere rimasta un po’ spiazzata, perché proprio non pensavo a questa possibilità. Riordinate le idee, ho subito accettato con entusiasmo. Questa nuova responsabilità sarà per me uno stimolo in più a fare sempre meglio.
Quest’anno intorno alla squadra ci sono molte aspettative. Cosa significa guidare una squadra dalla quale tutti si aspettano molto?
Le intenzioni della società sono chiare e per questo motivo è stata allestita una squadra forte. Sicuramente ci sarà un po’ di pressione, ma dovremo essere brave a sfruttarla in maniera positiva.
Come si crea un gruppo compatto dentro e fuori dal campo?
Nella mia carriera non ho mai fatto il capitano prima d’ora, però ho le idee chiare sul mio ruolo. Sarò un capitano dentro e fuori dal campo. In campo dovrò dare sicurezza e aiutare le compagne, sempre. Fuori dal campo invece farò un lavoro diverso. Il capitano è colui che dà il buon esempio, che tira la carretta in allenamento e che non si risparmia mai. Creare un gruppo è complicato. Tutte dovranno sentirsi sullo stesso piano ed essere disposte al dialogo e al lavoro. In più, dovrò essere anche un po’psicologa!
Dopo l’annuncio del nuovo capitano, alcuni hanno subito fatto notare che, da regolamento, il libero non può assumere questo ruolo. Spieghiamo come stanno le cose…
Il capitano “in campo”, quello con il nastro sulla maglietta, sarà Sofia Rebora. Lei chiamerà i cambi e parlerà con l’arbitro in gara. Io invece farò tutto il resto.
Qual è l’obiettivo della società? Come vedi la squadra di quest’anno?
L’obiettivo di quest’anno, senza giri di parole, è la “prtmfhh…..mozione” (Silvia “si mangia” la prima parte della parola, ma l’obiettivo è proprio quello che pensiamo tutti). Io personalmente, dopo una settimana di lavoro, ho sensazioni molto positive sulla squadra. Il gruppo è giovane e molto competitivo e tutte stanno già dimostrando grande determinazione, giorno dopo giorno. Dobbiamo trovare l’amalgama giusta il prima possibile, consapevoli che, con umiltà, possiamo puntare in alto.
Se potessi scegliere… meglio vincere il campionato o la Coppa Italia?
Il campionato!!
Fai una promessa ai tifosi…
Prometto che quest’anno il PalaManera sarà un vero inferno per ogni avversario. Grazie anche alla spinta del nostro pubblico meraviglioso, giocheremo sempre con il coltello fra i denti. Quando entreranno nel nostro palazzetto, le altre squadre “se la faranno sotto” dalla paura.
Vuoi essere sempre aggiornato sulle novità?Iscriviti gratis alla nostra newsletter