Si è svolta la mattina di venerdì 13 settembre, presso lo Spazio Incontri di Cuneo, un'assemblea dei lavoratori del Polo UBI-UBIS di Cuneo per discutere sull'iniziativa di UBI di esternalizzare alcune attività, che riguarda a Cuneo gli uffici Bonifici e Assegni e 40 lavoratori circa. L'assemblea ha visto la presenza di tutti i lavoratori del Polo (oltre 150, anche coloro per ora non coinvolti nell'operazione di vendita attività) ed è stata seguita da un breve presidio sindacale sotto la sede della Fondazione CRC, importante azionista del Gruppo UBI, dalla quale il Sindacato si aspetta anzi esige un fondamentale appoggio per la tutela dei lavoratori e dei posti di lavoro.
“UBI BANCA riduce la propria presenza sul territorio cuneese – dicono in un comunicato FABI - FIRST CISL - FISAC CGIL - UILCA - UNISIN RSA UBI-UBIS –. 40 persone passeranno a vario titolo alle dipendenze di altre imprese, quasi 200 in tutta Italia. Nel frattempo crescono i timori di ulteriori anche più pesanti future operazioni di esternalizzazione. Preoccupante il persistente silenzio della Fondazione CRC, storico azionista del Gruppo bancario, e degli amministratori da questa nominati nel Consiglio di Amministrazione UBI. Qualcuno sottovaluta l’importanza della partita che si sta giocando per il futuro di UBI in provincia di Cuneo. Il Sindacato chiede garanzie e tutele per tutti i lavoratori”.