Cirio sulla Asti-Cuneo: «L’estate è finita, ma il cantiere non è partito!». La replica di Fabiana Dadone

Il presidente della Regione torna sulla “questione aperta” del completamento: «Ora vogliamo vedere i fatti»

L'ormai "tristemente" famoso troncone incompiuto della Asti-Cuneo

Cirio sulla Asti-Cuneo: «L’estate è finita, ma il cantiere non è partito!». Il presidente della Regione Piemonte, in questi giorni, è tornato sul tema “scottante” e sempre attuale del completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. Dopo il sopralluogo del premier Giuseppe Conte e dell’allora ministro Toninelli, sul “tronco” di Cherasco, avvenuto lo scorso marzo, il Governo si era impegnato a far partire il cantiere entro quest’estate; le aspettative però sono state disattese e, attualmente, il cantiere è ancora fermo con le quattro frecce. «Venerdì a Bra ho avuto modo di richiamare ufficialmente il presidente del Consiglio, Conte alle sue responsabilità – ha detto Cirio, subito dopo la sua partecipazione a “Cheese” –. Aver garantito che i cantieri per il completamento della Asti-Cuneo sarebbero partiti entro l’estate è stato un suo impegno ufficiale, che io ho personalmente difeso e sostenuto come presidente della Regione. Sabato però è il 21 settembre; l’estate è finita e i cantieri sono ancora fermi. Capisco che in mezzo ci sia stato un cambio di Governo e la cosa non è banale, ma proprio per questo appena si è insediato ho scritto al neo ministro alle Infrastrutture e Trasporti De Micheli e sto intrattenendo rapporti quotidiani con il ministro Dadone, che conosce bene da cuneese quanto l’opera sia prioritaria per il nostro territorio. Ho approfittato dell’ufficialità dell’inaugurazione di Cheese per rilanciare questo tema al ministro dell’Agricoltura Bellanova. Credo infatti che debbano essere riconosciuti i grandi passi in avanti compiuti insieme nei mesi scorsi: la delibera del Cipe che dà il via libera ai lavori e l’effettivo avvio degli espropri e della bonifica bellica da parte della società Asti-Cuneo. Ma ora vogliamo vedere i cantieri– aggiunge Cirio –. Ci giunge voce di una presunta volontà di rivedere nuovamente la modalità di finanziamento, che è già cambiata tre volte in tre anni con tre diversi ministri. Questo potrebbe voler dire ridiscutere tutto e noi non potremmo accettarlo. La Regione è pronta a fare la sua parte con spirito collaborativo e rispetto istituzionale. Ma si passi finalmente dalle parole ai cantieri».

Dadone: incertezze causate da cambio governo,
ma via tracciata grazie a Toninelli

«Stanno andando avanti le attività preliminari e funzionali all’apertura dei cantieri. E un qualche eventuale rallentamento, nel mese di agosto, va ricondotto esclusivamente alle incertezze che abbiamo vissuto con il cambio di Governo, causato dal tradimento della Lega e dal voltafaccia di Salvini». Lo dice in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, a proposito dei lavori sull’autostrada Asti-Cuneo. «Lo schema voluto dall’ex ministro Toninelli, che voglio ancora una volta ringraziare per il grande lavoro, va perseguito e condotto fino al traguardo. Non abbiamo proroghe, nessun ingiustificato regalo al concessionario in termini di ritorno del capitale, si risparmierà una cifra di circa 100 milioni di euro a regime e gli utenti pagheranno meno al casello. Piuttosto – spiega Dadone – la gestione dell’Asti-Cuneo si accorcia di 15 anni al 2030, con l’obiettivo della messa in rete delle tratte limitrofe, in modo da garantire gli obiettivi dimensionali minimi richiesti dall’Autorità di regolazione dei trasporti». «Ora si tratta di andare avanti e procedere con rapidità verso il completamento di un’opera fondamentale e attesa fin troppo a lungo dal nostro territorio. Il M5S al Governo ha fatto un lavoro decisivo in tal senso, il cammino è tracciato», conclude il ministro.

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