L’occasione era ghiotta per informarsi, chiedere, magari anche litigare (civilmente), ma il “pubblico” non ha risposto. Stiamo parlando dell’incontro organizzato giovedì 19 settembre, al “Baretti”, dal Comune di Mondovì per spiegare le novità previste nel nuovo corso della refezione scolastica. Servizio ri-aggiudicato alla ditta Camst Società Coop, presente in forze alla serata, così come l’amministrazione comunale. In sala anche le due dirigenti scolastiche, ma in platea si sono sedute solo una quarantina di persone. La delusione e il rammarico erano palpabili: «Da amministratore ricevo tante segnalazioni su questo tema e pensavo di vedere la sala piena», ha sottolineato l’assessore Luca Robaldo. Anche perché i numeri del servizio non sono da poco: si confezionano circa 85 mila pasti all’anno più 11 mila per gli insegnanti. L’obiettivo era quello di contribuire a diffondere il maniera trasparente le innovazioni previste nel bando. «È una delle poche occasioni che abbiamo per conoscerci. Di solito quando si parla di mensa si parla di cose negative, non di nuovi progetti o di una cucina di città che prepara pasti freschi subito distribuiti». A parlare è il dott. Marsili, direttore Camst – Area Nord Ovest. Molte delle novità erano già state annunciate a luglio dopo la chiusura del bando: «Dal primo giorno di scuola i pasti a Mondovì sono “plastic free”, è aumentata tantissimo la qualità delle derrate alimentari, sono partiti o sono in programma interventi strutturali nei refettori, verranno acquistati mezzi elettrici per il trasporto dei pasti e installati pannelli fotovoltaici e partirà un programma di educazione alimentare». Come già anticipato, tutto questo ha un costo e le tariffe giornaliere sono state ritoccate, ma «comunque sono più bassi o in linea con il resto dell’Italia»
Il dibattito con le (poche) famiglie è stato intenso e costruttivo, con la speranza di una maggior partecipazione alle prossime iniziative in programma.
Mense scolastiche a Mondovì: le novità spiegate ai (pochi) Monregalesi
All’appuntamento organizzato dal Comune con la Camst rispondono poche famiglie