Grazie la progetto “In-Out”, al “Baretti” di Mondovì, il Cssm ha potuto far vivere a oltre 300 ragazzi e circa 200 adulti, pensieri, paure ed emozioni di chi coesiste con i ragazzi affetti da Dsa, i disturbi specifici dell’apprendimento.
“In-Out” è un progetto triennale ideato da Cssm e Unione Montana e realizzato grazie a tantissimi partner pubblici e privati del territorio con il sostegno della Fondazione CRC nell’ambito del Bando Cantiere Nuovo Welfare 2016. Quando Cinzia Corradi, presidente dell'associazione ADHD Genitori di Cuneo (associazione partner) ha proposto al gruppo di lavoro di portare a Mondovì lo spettacolo/laboratorio "Io al posto tuo", ideato e interpretato da Luca Vullo a partire dall’omonimo fumetto scritto dalla Rete Genitori DSA di Cuneo, ha subito incontrato una forte approvazione e partecipazione da parte di tutti i partner che nelle tre annualità del progetto “In-Out” hanno intensificato la fiducia reciproca e la voglia di collaborare alle iniziative proposte.
Lo spettacolo “Io al posto tuo” è stato mesos in scena a Mondovì in due momenti: uno al mattino, riservato alle scuole, e uno serale aperto a tutti, entrambi ad ingresso gratuito.
Grazie alla collaborazione con gli insegnanti delle équipe Laboratori Scolastici (“In-Out” prevede anche attività all'interno delle classi in cui sono presenti delle persone con disabilità) lo spettacolo del mattino ha fatto registrare il tutto-esaurito! Erano presenti l'Istituto Giolitti Bellissario, dell'Istituto Agrario, il Liceo Vasco Beccaria Govone e la Scuola Media Anna Frank, l’Istituto Baruffi di Ceva (che ha raggiunto Mondovì grazie ad un altro partner ovvero, l'associazione San Vincenzo di Ceva che ha messo a disposizione l’autobus). Le cooperative Caracol, Melograno e Valdocco, hanno poi collaborato a vario titolo alla realizzazione dell'evento a livello organizzativo.
Queste sinergie operative sono significative perché permettono di capire che questi tre anni di lavoro insieme hanno portato a sentirsi parte di un progetto condiviso dove, mettendo in secondo piano i propri obiettivi specifici, è possibile lavorare per una finalità comune in un'ottica di solidarietà reciproca. L'obiettivo dello spettacolo teatrale va nella stessa direzione: condividere, immedesimarsi in una difficoltà che magari non ci riguarda direttamente. Come in un dialogo aperto con il pubblico e con un linguaggio profondo come può essere quello dell'arte, Luca Vullo ha portato a vivere per qualche minuto le emozioni, le difficoltà di chi nasce e convive con i disturbi dell'apprendimento e ha fornito informazioni utili e concrete rispetto al tema.