Questa “Fiera del Bue” finirà coi botti. Che saranno però più silenziosi e musicali. Non basta infatti la rivoluzione dei quattro giorni, perché per l’evento must di Carrù anche la Pro loco cala il suo “asso” dalla manica: i fuochi d’artificio musicali.
«I botti sono sotto i 50 decibel, quando invece quelli normali si aggirano sui 200», spiega il presidente della Pro carrucese Gino Nasari. Per l’occasione sono stati ingaggiati dei professionisti direttamente da Padova. «La “Pirotecnica Sant’Antonio” è specializzata in questi effetti speciali. In pratica sparano i fuochi accompagnandoli alla musica, un modo per alleggerire parecchio l’impatto tant’è che c’è la possibilità di riuscire a farli direttamente in centro paese. Vogliamo infatti tenere la gente in Carrù».
Ci dobbiamo aspettare un qualcosa di diverso dunque dai tradizionali fuochi di fine “Sagra dell’uva”. E c’è anche già la data. «Domenica 15 dicembre, nel gran finale della Fiera, appena fa buio. Quindi attorno alle 17,30 o 18 al massimo. La nostra intenzione è lanciare i fuochi in piazza Divisione Alpina Cuneense proprio sopra il Palafiera, dove va in scena il Bollito No Stop. O dal retro del monumento del Bue, oppure sopra la terrazza della pizzeria “Perticali”. Su questo stiamo ancora ragionando».
In attesa dei vari permessi, il posto rimane infatti da definire tra centro paese o, in caso di piano B, Preosa. Per chi vuole gustarsi già un’anteprima, basta sapere che la ditta di Padova in questione ha “bucato” gli schermi televisivi con la partecipazione allo show “Tu si que vales” in onda su canale 5. Era il 20 novembre del 2014 ed Erik Granzon, il titolare della “Pirotecnica di Sant’Antonio” portò in scena il suo spettacolo pirotecnico musicale sulle note immortali di “Bohemian Rapsody” dei Queen. Fu un successo di pubblico totale e di giuria. Maria De Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi rimasero infatti allibiti e votarono tutti e quanti sì.