Nuovo supermercato a Mondovì: «Il Comune doveva impedirlo!»

Nuovo supermercato a Mondovì: «Non se ne sentiva il bisogno, il Comune doveva impedirlo». La pensano così Giampiero caramello (Forza Italia) e Guido Tealdi (Lega), consiglieri di minoranza che hanno presentato un'interrogazione al sindaco. In cui chiedono: «Davvero il Comune non poteva fare nulla per disincentivare la realizzazione del nuovo supermercato».

«Quando transitiamo nei pressi della rotonda delle Macine in Via Langhe non possiamo fare a meno di vedere lo “scempio” che ancora una volta si sta compiendo in città - scrivono -. Nuovo cemento per costruire un capannone per ospitare un ulteriore supermercato a danno anche del commercio di vicinato: proprio non se ne sentiva la necessità! Poche settimane fa era esplosa sui social, giustamente, la frustrazione e la critica di tanti cittadini contrari alla decisione del Comune di permettere la realizzazione di un nuovo centro commerciale. La risposta dell’amministrazione Adriano, pubblicata sui giornali, fu: "Riscontrata la conformità dell'intervento alle norme, non avevamo alcuna possibilità di non autorizzare lo stesso».

Parliamo della costruzione del nuovo supermarket "Aldi" in via Langhe (LEGGI QUI). A fine luglio il Comune di Mondovì ha rilasciato ufficialmente il permesso di costruire per "la realizzazione di un nuovo fabbricato a destinazione commerciale". Il cantiere è quello fra la rotonda “delle macine” e il distributore della “Tamoil”, esattamente di fronte a “Pneumatici Peretti”. Non è ancora stato annunciato quanti saranno i posti di lavoro che si prospetteranno. "Aldi", ovvero "ALbrecht-DIscount", è una multinazionale tedesca attiva nel settore della grande distribuzione che nel 2018 ha annunciato l’apertura di oltre 40 nuovi supermercati nelle regioni del Nord Italia.

I due consiglieri continuano: «Abbiamo voluto vederci chiaro, abbiamo studiato bene le carte e possiamo dire che la risposta proprio non ci convince. Da un’attenta lettura delle norme del Piano Regolatore, infatti, emerge che le condizioni per dissuadere la realizzazione del supermercato ci potevano essere eccome! Il sindaco e la giunta, che hanno prima accolto e poi approvato il progetto, avevano a nostro avviso tutti gli strumenti per cercare di impedire di deturpare un'altra parte della città. Bastava ben interpretare quanto previsto nelle norme del Piano regolatore e far rispettare i limiti massimi consentiti di insediamento commerciale e quasi sicuramente oggi non assisteremmo alla nuova costruzione. D’altronde il problema non si sarebbe nemmeno posto se l'amministrazione comunale avesse provveduto per tempo ad avviare la revisione del Piano Regolatore applicando la clausola di salvaguardia (che avrebbe permesso di limitare il consumo di suolo dissennato). Diversamente da chi afferma che non ce ne è bisogno, l'urgenza di ridurre le previsioni di nuova edificazione incontrollata rappresenta un’urgenza che tutti i cittadini monregalesi avvertono.Senza contare i nuovi problemi che si andranno a creare ai tanti automobilisti monregalesi che in quella zona, già oggi, scontano lunghe code ed un intenso traffico spesso intasato. Eppure non risultano specifici studi sulla viabilità e non abbiamo visto alcuna soluzione che possa attenuare l’impatto che il nuovo supermercato avrà sul traffico. In passato, in modo esplicito e chiaro, si era detto basta a nuovi supermercati in città anche per tutelare il commercio di vicinato. Speriamo che l'attuale amministrazione capisca presto di dover porre un freno alla cementificazione selvaggia e di incentivare il recupero dell’edificato esistente provvedendo finalmente a mettere mano alla revisione del Piano regolatore: i cittadini gliene saranno grati!»

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