«Ha sempre il sorriso stampato sulla bocca, quando rievoca i tanti pericoli e l’arguzia con cui li ha superati. Sa che la buona sorte ha avuto la sua parte, ma sa anche che la sua volontà ferrea di non arrendersi mai e di non essersi mai dato per vinto è stata determinante».
Giuseppe Bertano il 18 novembre compirà 100 anni e, a Carrù, tutto il paese si dà appuntamento per festeggiarlo come si deve. Alpino, reduce dalla terribile campagna di Russia, dopo aver partecipato alla guerra sul fronte greco-albanese e, poi, anche in Carnia e sul Brennero, ritornò a casa trovando il paese in piena guerra partigiana. “Gepe” oggi guida ancora l’auto (gli hanno rinnovato la patente per due anni), cura con grande attenzione l’orto e partecipa assiduamente a tutti gli incontri degli Alpini.
In paese tutti lo conoscono ed è stato protagonista durante le recenti visite dei due presidenti del Senato: Pietro Grasso prima e Maria Casellati poi. In occasione del centenario, la sua storia di vita è stata raccolta in un libro, a firma del professore Riccardo Lubatti. «Incontrando l’amico Fiorenzo Bertano – spiega l’autore –, mi è venuto spontaneo chiedergli di suo papà, che sapevo prossimo ai cent’anni. Da allora è nata l’idea di tentare quest’avventura, cercando di essere fedeli allo spirito di chi l’ha vissuta, senza dimenticare i tanti tasselli indispensabili per capire il personaggio». Il libro dal titolo esemplificativo “Domani è un altro giorno” è edito da Cem, con il patrocinio del Comune di Carrù e il contributo della Banca Alpi Marittime e del Gruppo Alpini di Carrù.
Questo sabato, alle 16, è in programma la presentazione ufficiale in sala del “Parrocchiano” a Carrù (nella piazzetta dietro la Parrocchiale). Interverrà, oltre all’autore, lo stesso Gepe, il figlio Fiorenzo, con il cavaliere Giorgio Pellegrino, i rappresentanti del Gruppo Alpini ed il sindaco Stefania Ieriti.