Garessio se ne va dall'Unione Mntana. “Allo stato attuale non sussistono nell’Unione Montana Alta val Tanaro le condizioni anche ma non solo statutarie che consentano al Comune di Garessio di sviluppare gli obiettivi indicati nell’art 2 dello statuto (miglioramento dei servizi, prosecuzione dello sviluppo socioeconomico, miglioramento della qualità della vita).
In particolare i fondi della Montagna e i fondi Ato vengono ripartiti in modo paritario fra tutti i Comuni e non in proporzione ad abitanti e territorio; lo statuto conferisce alla Giunta poteri limitati rispetto a quelli del presidente; le trafile burocratiche dell’Unione procedono con estrema lentezza generando ritardi di anni nella realizzazione dei lavori appaltati”.
Dunque, sulla base delle considerazioni riportate nella delibera letta dal vicesindaco Massimo Sommariva ieri sera in Consiglio comunale, Garessio ha deciso di recedere dall’Unione Montana Alta val Tanaro.
Garessio se ne va dall'Unione
“Non usciamo per stare da soli, ritenendo corretto far parte di un’Unione - ha precisato il sindaco Ferruccio Fazio -. Usciamo per poter rinegoziare a migliori condizioni il reingresso nella stessa Unione o l’ingresso in una delle Unioni confinanti con Garessio. Lo statuto prevede ci voglia un anno, dal momento che si richiede di uscire, per rendere effettivo il recesso: noi facciamo partire l’orologio e poi imposteremo la rinegoziazione, ma da una posizione di forza”.
La delibera di recesso, approvata con dieci voti a favore, contrari Isaac Carrara, Anna Maria Nasi e Renza Roberi, prevede una clausola finale secondo cui: “Il Consiglio comunale é disponibile a rivedere la propria posizione se al 31 dicembre del corrente anno si saranno verificate le seguenti condizioni: modifica allo Statuto sul preavviso di recesso di un Comune da un anno a un mese; impegno della Giunta dell’Unione a distribuire fondi Ato e della Montagna in modo proporzionale al numero degli abitanti e all’estensione territoriale e ridiscussione della presidenza dell’Unione”.