Terremoto in Albania: come si mobilita la Caritas, cosa serve nell’immediato

Dopo il sisma devastante, la rete delle Caritas diocesane spiega come comportarsi nell'emergenza e anche "cosa non fare"

Tutti si è informati, grazie ai media, sula disastrosa sequenza di scosse sismiche in Albania, con vittime, feriti e dispersi e con danni, distruzioni, disagi assortiti. Caritas Albania ha organizzato un team di coordinamento nazionale in costante contatto con la rete delle Caritas diocesane, in particolare con la Caritas diocesana di Tirana Durazzo (la più colpita) e delle parrocchie per la raccolta di informazioni sulla situazione perché i dati e le esigenze cambiano sistematicamente di ora in ora, essendo ancora in fase emergenziale. Sta inoltre preparando un piano di attivazione dei volontari ed operatori per il supporto agli sfollati. In sintesi, in questa prima fase i bisogni identificati riguardano gli alloggi: molte case sono state distrutte o sono inagibili, per cui molte famiglie non possono tornare nelle proprie abitazioni. Al moment il Governo sta organizzando strutture di accoglienza provvisorie (edifici pubblici o scuole). Sarà tuttavia necessario pianificare anche altre risposte in quanto le tende non saranno sufficienti considerata la stagione invernale e le strutture provvisorie non saranno adeguate nel lungo periodo. Servono poi aiuti alimentari: in assenza di attrezzature per la preparare i pasti caldi nelle strutture provvisorie sarà necessario organizzare la distribuzione di alimenti già predisposti. Nei mesi successive sarà necessario pensare a soluzioni alternative. Altra necessità è riferita all’acqua: è necessario curare la distribuzione di acqua potabile, kit per l’igiene primaria e lavanderie. Quindi sono preziosi beni di prima necessità. C’è un urgente bisogno di coperte e biancheria per i letti. Quindi è indispensabile un supporto psicologico, da programmare nel più breve tempo possibile accanto alle famiglie sfollate. Le attività messe a punto da Caritas Albania sono riferite a squadre di soccorso e monitoraggio dei bisogni più immediati. Quindi si provvede alla distribuzione di kit igienici, cibo, acqua e coperte. Si stanno aggiornando e mappando i bisogni delle parrocchie. Si stanno predisponendo piani di lavoro per i volontari per visitare e accompagnare le famiglie sfollate. Occorre poi la verifica degli edifici e delle strutture parrocchiali danneggiate.

In una seconda fase, si prevedono: interventi di supporto ed aiuto economico e materiale alle numerose famiglie sfollate; aiuti economici tramite le parrocchie e le Caritas diocesane; interventi di ristrutturazione; attività di animazione e vicinanza alle famiglie colpite dal sisma. Inoltre, in accordo con la rete di Caritas Europa con il supporto di Caritas italiana, Caritas Albania sta elaborando un “Appello di emergenza”, che cercherà di dare un quadro più ampio possibile dei bisogni che emergeranno in questa prima fase emergenziale, ma anche in quella immediatamente successiva della ricostruzione e dell’accompagnamento delle tante famiglie che dovranno essere assistite nei mesi a venire.

Impegno di Caritas italiana
Caritas Italiana è presente in Albania in questa fase con due operatori in loco e sta lavorando a fianco degli operatori di Caritas Albania per sostenerla: - nel monitoraggio dei bisogni e organizzazione della distribuzione degli aiuti; - nel coordinamento delle Congregazioni italiane e diocesi che si sono attivate e che chiedono informazioni sui bisogni della popolazione. La presenza negli anni di tante Caritas diocesane italiane, gruppi movimenti, associazioni e parrocchie, sacerdoti, laici e volontari… fa sì che sarà necessario nei prossimi giorni e mesi coordinare il lavoro di tutti coloro che vorrebbero mettersi a disposizione. Sarà importante anche coinvolgere le associazioni della diaspora albanese.

Raccolta fondi immediati
Al fine di facilitare il lavoro degli operatori di Caritas Albania, si propone di avviare una raccolta fondi per sostenere le spese di Caritas Albania, facendo riferimento a Caritas Italiana (ufficio Europa). E’ stato a tal fine lanciato un appello per la raccolta fondi tramite i consueti canali di Caritas Italiana con causale: “Albania/Terremoto novembre 2019. Info: europa@caritas.it; e.fusaro@caritasalbania.org; caritasalbania@caritasalbania.org.

Cosa non fare
Caritas raccomanda di non raccogliere alimenti (attualmente non servono); di non raccogliere vestiti o coperte o kit igienici sino a che non sarà più chiaro come le autorità locali intendono organizzare le attività di soccorso per le famiglie; di non partire senza preavviso sulla scia della commozione per l’evento e gli avvenimenti (qualora si manifestino disponibilità di servizi per volontari, si svilupperà dopo questa primissima fase emergenziale una serie di proposte e di contatti di realtà all’interno delle diocesi colpite che necessiteranno di aiuto). Eventuali disponibilità di presenza in loco vanno segnalate a: europa@caritas.it. Si raccomanda la massima collaborazione per favorire un buon coordinamento all’interno della rete Caritas. Per qualsiasi ulteriore informazione, contattare l’Ufficio Europa di Caritas italiana nelle persone di Laura Stopponi e Roberta Dragonetti (europa@caritas.it); tel. 06/66177259, cell. 348 3549584 oppure 347 8656656.

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