C'è anche la solidarietà, alla festa di Prato Nevoso: donati 38 mila euro al "Gaslini" di Genova. L'assegno è stato consegnato sul palco della festa Open Season - GUARDA LA FOTOGALLERY.
Una sera di festa anche per la solidarietà. L'ad di Prato Nevoso, Gianluca Oliva, ha consegnato con una simbolica cerimonia un assegno da 38mila euro al direttore generale dell’ospedale infantile Gaslini di Genova, Paolo Petralia, per realizzare l'ambulatorio e una super sala giochi intitolati alla stazione sciistica. Ed è già partita la nuova sfida. Raccogliere fondi per un’altra buona causa con il Gaslini sempre con destinatario: acquistare nuove attrezzature per i bambini oncologici dell’ospedale che dopo il ricovero continuano il loro percorso di controllo e monitoraggio. E la risposta – l’acquisto dei braccialetti luminosi – è stata subito entusiastica nella Conca invasa dal popolo della movida sugli sci. Sono intervenuti tra le autorità anche il direttore dell'ospedale e Ricky, un giovanissimo paziente proprio del Gaslini, che ha vinto la propria battaglia contro la malattia, sul palco per un'emozionante interpretazione de "Il più grande spettacolo dopo il big bang" facendo ballare tutta la conca.
Ha aperto le danze il rapper Random, che ha intrattenuto il pubblico con i suoi successi, tra cui "Chiasso", brano con cui ha raggiunto 10 milioni di stream. Poi è salito sul palco il rapper Shade, che ha fatto saltare e cantare la conca con "Bene ma non benissimo", "La hit dell'estate", "Senza farlo apposta" con Federica Carta, per concludere con un freestyle dedicato al pubblico di Prato Nevoso, che ha indicato al cantante alcune parole da impiegare nella sua improvvisazione, e una reprise del suo più grande successo "Bene ma non benissimo".

Il set di Fred De Palma è stato lungo, con tutte le sue canzoni più amate, per poi lasciare il palco all'ultimo ospite, Gabry Ponte, un mito della consolle, con i remix di tanti brani amati degli anni '90 e 2000, per concludere con l'amatissima "Blue" degli Eiffel 65.
Troppa affluenza: coda fino a Miroglio
Ieri sera a Prato Nevoso si è registrato il tutto esaurito nel vero senso della parola: dalle 19 si è formata una lunga coda sui tornanti per salire a Prato Nevoso, che nei minuti successivi si è allungata. Da Miroglio fino alla stazione sciistica si è formata un'unica, interminabile coda di veicoli, automobili e pullman, fino alla decisione di chiudere l'accesso al paese e fermare il traffico al bivio tra Prato e Artesina. Ancora a 00.30 una lunghissima coda di automobili e bus si allungava ai piedi della salita, per un buon tratto, lungo la strada verso Frabosa.
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