La magia dei presepi viventi nel Monregalese

Si avvicina il Natale e torna la magia dei presepi viventi nel Monregalese: ecco dove trovare le rappresentazioni più belle e caratteristiche

presepi viventi nel monregalese

Si avvicina il Natale e torna la magia dei presepi viventi nel Monregalese: ecco dove trovare le rappresentazioni più belle e caratteristiche.

È una tradizione senza tempo. Un po' rappresentazione sacra, un po' magia, un po' rievocazione storica. Il presepe vivente è tutto questo... con in più l'immancabile tappa a base di panettone accompagnato da cioccolata calda e vin brulè. Nel Monregalese ce ne sono tanti, ognuno con le sue caratteristiche e con la sua storia, spesso legata al territorio in cui è nato.

Presepi viventi nel Monregalese
PIANVIGNALE
Nelle serate del 24 e 29 dicembre e del 5 gennaio
Con l’approssimarsi delle festività natalizie, Pianvignale, nota frazione del Comune di Frabosa Sottana, si appresta ad ospitare il tradizionale e caratteristico Presepe vivente. L’evento si svolgerà nelle serate di martedì 24 e domenica 29 dicembre e poi domenica 5 gennaio per celebrare l’arrivo dei Re Magi. La manifestazione, ormai giunta alla sua 23ª edizione, rappresenta il punto di incontro tra il turismo della neve e la popolazione locale.

Nata nei primi anni ‘80 su iniziativa di suor Ivana, animatrice instancabile dell’asilo e della vita parrocchiale, dopo un’interruzione di alcuni anni, viene ripresa nel 2003, con nuovo impulso da parte dell’allora presidente della Pro loco, Paolo Bruno. Capace di coinvolgere circa 180 figuranti in costume disseminati fra le oltre 60 postazioni, rende ancora più magica la fiabesca cornice naturale dell’antico borgo, illuminata solo dalle torce e dai bracieri ardenti. Sono circa 3500 in media i visitatori nelle tre serate: un’occasione importante per far conoscere ai turisti la bassa valle Maudagna con i prodotti tipici della sua agricoltura. Infatti questa rappresentazione è famosa anche per essere un vero e proprio menu itinerante dove i turisti potranno degustare, compreso nel prezzo del biglietto d’ingresso, leccornie come polenta, caldarroste, marmellate, miele, frittelle di mele, zuppa di legumi, pane, dolci, vin brulè, cioccolata calda e la tisana frabosana a base di frutta.Come di consueto, non mancheranno animazioni e momenti di spettacolo con gli zampognari di Vottignasco, Renato Agosto il trottolaio di Roccavignale, Franca AnbarSciolla e la sua danza del ventre e tanti altri personaggi e figuranti ricchi di fascino, storia e allegria.

In questa occasione la Sacra Famiglia verrà interpretata da Fabrizio Zampieri, Giulia Lanza e il piccolo Giovanni, tutti rigorosamente pianvignalesi doc. «La rappresentazione del Presepe vivente di Pianvignale, oltre ad avere una finalità religiosa, si pone anche l’obiettivo di ricercare e mantenere in vita mestieri e abilità dimenticati, che sono stati parte fondamentale del nostro percorso storico e quindi del nostro essere di oggi. - ha dichiarato Paolo Voarino -. Riproporre il modo di vivere della gente di montagna, dove ogni cosa era frutto di fatica e di ingegno, dove l’arte si tramandava di padre in figlio, in un mondo più povero ma sicuramente più solidale, dove il necessario bastava, ci porta molto vicino alla semplicità e al mistero della grotta di Betlemme. I lavori sono iniziati da un paio di mesi ed è stato grande lo sforzo organizzativo che ha impegnato la Pro loco di Frabosa Sottana e gli abitanti di Pianvignale e non solo. Durante l’allestimento si è vista una bella sinergia tra le parti e poter ripetere gli ottimi risultati delle ultime edizioni sarebbe un grande riconoscimento per tutti noi».In tutte e tre le serate, a partire dalle 20, saranno attivi il parcheggio e il servizio navetta gratuiti per raggiungere la frazione dalla strada Provinciale che collega Villanova Mondovì a Frabosa Sottana. Per ulteriori informazioni è possibile contattare lo 0174/244481, il 339/5928256 e consultare la pagina Facebook “Presepe vivente di Pianvignale”.

Presepi viventi nel Monregalese
PREA
250 figuranti per rievocare gli antichi mestieri
È una delle tradizioni più amate, suggestive, irrinunciabili per molti monregalesi. Il Presepe vivente di Prea ha un’atmosfera davvero speciale. Una borgata, la piccola affascinante frazione con le sue forme rustiche e antiche, le sue case e i suoi vicoli. Sotto le festività, il paese si trasforma, illuminato dalla luce delle torce e delle lanterne, ritrova l’aspetto antico, torna a popolarsi dei mestieri, dei rumori e dei colori di un tempo. Nelle serate del 24, 26 dicembre e del 5 gennaio tutta la comunità si riunisce per collaborare e creare questa magica manifestazione, che ormai ha superato i trent’anni di storia e coinvolge 250 figuranti, con ben 50 volontari che si occupano del parcheggio, della guida delle navette gratuite messe a disposizione dell’organizzazione e della sicurezza dell’evento. Nelle cantine, nelle vie e nei crocicchi della borgata è possibile immergersi nell’atmosfera di una volta, vedere come venivano praticati i mestieri artigianali più antichi, oggi in molti casi in disuso, oppure profondamente modificati dalla tecnologia. «Tra le novità di quest’anno, oltre ai mestieri e alle scene che erano già presenti nelle scorse edizioni, ci sarà una nuova capanna, dove rappresenteremo la lavorazione del cuoio» spiega il presidente del Circolo Acli “Amici di Prea”, Gianmarco Allegro. «La Sacra Famiglia sarà interpretata da Lorenzo Mamino, Stefania Cerri e dalla piccola Lucia Mamino». Al termine del percorso, ai visitatori saranno offerti vin brulè e cioccolata calda. Le serate incominciano alle 20.30.

La prima edizione del presepe di Prea risale addirittura al 1982. Adriana Basso, che ha partecipato dalle prime edizioni alla manifestazione e collabora ancora oggi interpretando la filatrice, ricorda ancora bene le circostanze che portarono a crearla: «E’ incominciato tutto nel 1982. Inizialmente era un vero e proprio Presepe, i figuranti si vestivano come gli arabi, secondo l’ambientazione dei Vangeli. Poi dopo 3 o 4 anni gli organizzatori hanno iniziato a pensare che sarebbe stato più bello e più autentico ambientarlo nel nostro contesto, riprendendo tradizioni e mestieri di una volta. In quegli anni, spesso coloro che facevano i figuranti erano gli artigiani stessi, che mettevano in scena il mestiere che davvero avevano svolto per tanti anni. Le prime edizioni del presepe di solito coinvolgevano 100-150 persone». L’idea del Presepe vivente fu una spontanea evoluzione della tradizione legata alla Messa di mezzanotte. «Già alla fine degli anni Settanta – racconta ancora Adriana – c’era la tradizione, aspettando la Messa di mezzanotte con i doni a Gesù e costumi particolari. Si è un po’ sviluppato tutto da lì. All’epoca l’unico altro Presepe vivente molto rinomato era il Presepe delle Langhe, quello di Dogliani». Adriana conclude sottolineando come il Presepe rappresenti ancora oggi un orgoglio e una ricchezza per la comunità che lo realizza: «È una manifestazione che aiuta il paese a sentirsi unito: partecipiamo tutti, giovani, bambini, anziani, ognuno con il suo ruolo per realizzare questa rappresentazione». Il biglietto di ingresso ha il costo di 6 euro (i bambini fino a 10 anni entrano gratis). Per informazioni è possibile chiamare lo 0174 65 196 o contattare Gianmarco al 339 755 8866. È possibile inoltre scrivere all’indirizzo circoloacliamicidiprea@gmail.com o seguire la pagina facebook Circolo Acli Amici di Prea.

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DOGLIANI
350 figuranti, tra le antiche botteghe
Importante traguardo per lo storico presepe vivente di Dogliani Castello, che proprio quest’anno festeggia le sue 45 edizioni. La rappresentazione, appuntamento immancabile per migliaia di visitatori, andrà in scena nel suggestivo borgo, le sere di lunedì 23 e martedì 24 dicembre, a partire dalle 20.30. La macchina organizzativa della Pro loco Castello ha ormai terminato la maggior parte del lavoro di allestimento e trasformerà ancora una volta le stradine e le piazzette nella Betlemme di oltre duemila anni fa, proponendo uno scenario semplice ma coinvolgente, nel quale ben 350 personaggi vestiti con i costumi dell’epoca, animano i vari locali, trasformati e arredati in botteghe, locande di contadini e ricchi signori. Quest’anno vedremo, nei panni della Sacra Famiglia, i figuranti Roberta Bruno, impiegata, che sarà la Madonna, l’agricoltore Albero Moreni, nelle vesti di San Giuseppe, e la piccola Teresa Moreni, figlia di Alberto, nella culla, ad impersonare Gesù Bambino. Passeggiando nelle contrade, illuminate esclusivamente da falò e torce a vento, tra bivacchi di pastori, bancarelle di contadini, battitori di grano, cestai, fabbri, falegnami, pescatori, anziane filatrici, locande e osterie, venditori di tappeti, bazar, il vasaio e il fornaio, il dotto e il censitore, si incontreranno proprio Giuseppe e Maria che, sul dorso di un asinello, vanno in cerca di un riparo per la notte. Ecco allora apparire il buon pastore “Gelindo” (personaggio della tradizione langarola) che indica una capanna nel torrione medioevale del castello, dove la coppia troverà un pacifico bue, e potrà attendere il lieto evento. Una grande stella cometa illuminata, che dal campanile della Chiesa arriva sul torrione, sorvolando tutto il Presepe, annuncerà la nascita di Gesù Bambino. Le nenie dei pastori accompagneranno i visitatori che potranno sfilare davanti alla Sacra Famiglia. Così, tra sacro e profano, tradizione langarola e rievocazione orientale, rivive una rappresentazione che entusiasma e coinvolge figuranti e pubblico.

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BAGNASCO
Tra novità e tradizione. Si comincia il 24. Invertito il percorso della rappresentazione dal vivo
Meno di una settimana e a Bagnasco si alzerà il sipario sul “Presepe vivente”. L’illuminazione pubblica lungo via Basteris, su piazza sant’Antonio e santa Margherita, si spegnerà per lasciare il posto a fiaccole e bracieri. Botteghe di antichi mestieri e locande si animeranno e, nelle due piazze, le ambientazioni appositamente costruite riporteranno alle Nazaret e Betlemme di un tempo. Il profumo di spezie, della frutta e verdura esposte nel mercato si amalgherà a quello della cera fusa delle candele; il suono del ferro caldo battuto si alternerà a quello più dolce dell’acqua dell’oasi e del mulino ad acqua, alle musiche natalizie e alle esibizioni canore dal vivo. Insomma: profumi, colori e sapori faranno da cornice alla sacra rappresentazione, una delle poche che, dal vivo, riproporrà le tappe salienti dall’Annunciazione alla nascita di Cristo. Inutile dire che la macchina organizzativa è in moto da tempo e, in queste ultime settimane, i ritmi si sono fatti frenetici. C’è l’oasi da allestire, la casa di Maria, quella di Giuseppe e di Elisabetta da montare, la capanna da costruire, l’impianto luci e audio da sistemare, tutte le botteghe, ricavate in cantine e androni, da riordinare e arredare e i costumi degli angioletti, degli attori e delle comparse da sistemare. Senza dimenticare le prove per la recita, da programmare inevitabilmente a ridosso dell’esibizione, quando le strutture e le ambientazioni saranno ormai installate. I volontari impegnati nell’organizzazione e poi nella messa in scena, e cioè le serate del 24, 26 e 28 dicembre, sono parecchi, più di cento. Tutti coordinati da una regia, con a capo l’Associazione “Presepe vivente di Bagnasco” che ricomprende al suo interno rappresentanti di tutte le Associazioni del paese, la Parrocchia di Bagnasco e responsabili con specifici compiti.

Il “Presepe vivente” quest’anno vanta novità particolarmente significative: il percorso della sacra rappresentazione sarà capovolto, cominciando in piazza sant’Antonio alle ore 21 per poi concludere in piazza santa Margherita; altra novità il percorso gastronomico a tema, a cominciare da piazza santa Margherita verso piazza sant’Antonio. Per approfittare delle degustazioni proposte e per offrire la possibilità di assaporare il “Presepe” in tutta tranquillità, le porte apriranno alle 19.30. A ogni ingresso pagante (gratuito per i bambini di altezza inferiore a 120 cm) saranno consegnate cinque monete omaggio, spendibili lungo il percorso. Le monete ogni giorno avranno colore diverso e saranno, quindi, utilizzabili esclusivamente nella stessa serata, non rimborsabili. Presso gli usurai lungo il percorso e alle porte d’ingresso sarà possibile acquisire altre monete, al cambio di 1 euro, che serviranno per acquistare ulteriori degustazioni o bevande. Queste monete, se non utilizzate, potranno essere ricambiante o utilizzate nelle serate restanti. I prezzi delle degustazioni proposte (bagna cauda, brodo, polenta bianca, pane e pizza, arrosticini, “tuma” e miele, biscotti, frittelle di frutta e dolci), che si aggiungono ad altri assaggi gratuiti, varieranno da 1 a 3 euro.

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PEVERAGNO - NATALE IN CONTRADA
Quasi 30 anni di magia natalizi con la rievocazione di antichi mestieri, spettacoli, degustazioni
Ormai sono quasi trent’anni, edizione dopo edizione il “Natale in contrada” ha saputo imporsi come una delle manifestazioni principali del calendario peveragnese. Sicuramente è uno degli appuntamenti che coinvolgono di più la comunità, con incontri regolari dedicati alla logistica che iniziano a metà novembre. Sono circa 400 i volontari coinvolti, a vario titolo, nella kermesse peveragnese: dalla rievocazione degli antichi mestieri alle biglietterie, le cucine, le rappresentazioni teatrali. Anche quest’anno nelle serate del 24 e del 26 dicembre, Peveragno si immergerà nell’atmosfera natalizia facendo un salto indietro nel tempo. Il centro storico del paese si trasforma in una borgata d’altri tempi, alla calda luce delle torce, in piazza e nelle cantine arredate come botteghe del passato, riprenderanno vita gli antichi mestieri. Sarà naturalmente possibile fare degustazioni di specialità natalizie (nel biglietto di ingresso sono inclusi otto assaggi) che saranno servite lungo il percorso. Sarà possibile assistere inoltre a due rappresentazioni teatrali, curate dalla Compagnia del Birùn e dall’Associazione Gai Saber. Il Birùn riporterà in scena la rappresentazione “L’oro del Re Magio” presso il cortile in piazzetta San Domenico, mentre i Gai Saber insceneranno nella confraternita “Angels, Pastres e Miracles”. «Tra le novità di quest’anno ci saranno nuovi mestieri – spiega il vicesindaco Vilma Ghigo – tra questi il fotografo, che curerà Luca Sangiovanni presso i locali dell’Asilo, con un’esposizione di fotografie e la rievocazione di un antico studio di fotografia. Poi ci saranno i rievocatori di Arfao, che ricostruiranno un ufficio militare del 1940, con tanto di costumi. La Sacra Famiglia sarà interpretata da Manuela Botto, Maurizio Mandrile e dal loro figlioletto Giacomo. Da sempre il “Natale” è una manifestazione che coinvolge tutta la comunità: dalle Associazioni ai privati cittadini. La Pro Loco si occupa dell’organizzazione, la Croce Rossa oltre ad essere presente con il suo stand, offrirà assistenza medica, l’Aib collabora con la sua attività di sorveglianza e sicurezza. I peveragnesi, oltre a supportare la manifestazione, mettono a disposizione, in molti casi, i loro locali per allestire le botteghe. A tutti va il più sentito ringraziamento dell’Amministrazione comunale».

«Le prime edizioni del “Natale in contrada” erano nate come un modo per passare il tempo in compagnia, brindare e scambiarsi gli auguri aspettando la Messa di mezzanotte – ricorda Germana Dutto, che collaborò alla manifestazione fin dalle sue prime edizioni –, poi dal ’95 si pensò di trasformarla in quello che è oggi. All’epoca c’erano i presepi viventi di Dogliani e di Prea: noi scegliemmo di dare una connotazione più storica alla manifestazione, riportando in vita l’atmosfera delle botteghe e degli antichi mestieri. Alle prime edizioni comprendeva solo la prima parte di via Giordana di Clans, fino all’arco del Ricetto. Allora non erano rievocatori a fare dimostrazioni degli antichi mestieri, ma gli artigiani che quel mestiere lo avevano sempre fatto. L’iniziativa ha incontrato grande gradimento, e da lì si è allargata fino a raggiungere le dimensioni di oggi». Il “Natale in contrada” inizierà alle 20 la sera della vigilia per concludersi intorno alle 23.30, mentre la sera del 26 dicembre alle 19. Alle 22 è previsto il gran finale, con i fuochi d’artificio dalla collina di San Giorgio. Il biglietto di ingresso costa 8 euro. I bambini sotto gli 8 anni non pagano.

Presepi nel Monregalese
CRAVA
Crava diventa Betlemme: magica atmosfera con il Presepe vivente
Edizione possiamo dire ormai quasi storica, sia per il percorso che per le rappresentazioni degli antichi mestieri ed il numero dei figuranti, quella del presepe vivente della frazione Crava di Rocca de’ Baldi, che andrà in scena spegnendo, con questa edizione, la settima candelina. La manifestazione è particolare nel suo genere, stemperando con dolci note e antichi mestieri le vie più antiche della frazione; conquistando, nel corso degli anni, un posto speciale nella preferenza di tanti visitatori che puntualissimi arrivano per prendere parte ad un evento reso suggestivo dalla cornice particolare data dalla stessa natura al piccolo borgo cravese. I figuranti, che sono molti, saranno impegnati a comporre un grande presepe a cielo aperto, simile a quello fatto con le statuine, che illumina le nostre case durante le festività e sembra inviare bagliori di speranza e serenità. Il percorso sarà simile a quello degli scorsi anni portando alla scoperta di angoli e piccoli cortili immersi in un’atmosfera fascinosa che riporta indietro nel tempo sino a duemila anni fa, dove si potrà scorgere un Giuseppe in ansia, che cerca riparo alla sua sposa Maria, affaticata e dolorante. Finalmente la Sacra Famiglia troverà riparo nella capanna sulla piazza della chiesa e lì verrà alla luce il piccolo Gesù, che, al canto degli angioletti, dormirà tranquillo nella sua culla. Come ogni anno, si è attesi numerosi (ingresso gratuito) la sera del 24 dicembre dalle ore 21 a mezzanotte e nel pomeriggio del 26 dicembre, dalle ore 15 alle 18 (in caso di maltempo la manifestazione del 26 dicembre si terrà domenica 29 dicembre, sempre dalle 15 alle 18).

Le prime dieci candeline per il Presepe vivente a Torre
Il Presepe vivente di Torre M.vì giunge quest’anno al suo primo traguardo, la 10ª edizione della rappresentazione per le vie del paese. Anche quest’anno il 24 dicembre, a partire dalle 21, nella storica via “Della Battagliera” avrà luogo la prima serata della manifestazione.

"Mini" presepe vivente a Cigliè, in centro paese
La magica serata “Aspettando Natale” va in scena a Cigliè, sabato 21 dicembre. L’evento si apre alle ore 20, con “Alla ricerca della capanna di Gesù Bambino” per le vie del paese, alla quale partecipa anche il Gruppo catechistico di Bastia. Una sorta di "mini" presepe vivente itinerante per le stradine del paese, prima del concerto d'arpa in chiesa. Al termine della serata, la Pro loco di Cigliè offrirà a tutti i partecipanti cioccolata calda, vin brulè, panettone e pandoro. In caso di maltempo la serata sarà annullata.

Farigliano: presepe vivente dei bambini, la notte della vigilia
Tutto è pronto per il ritorno dell’attesissimo presepe vivente dei bambini di Farigliano, in programma per la sera di martedì 24 dicembre e giunto ormai alla sua settima edizione. La rappresentazione, come ogni anno, è organizzata e allestita dal Gruppo animatori e dalle catechiste del paese, che preparano gli oltre 70 giovanissimi di Elementari e Medie in abiti “di scena”.

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