Nuovo grande cantiere previsto sull'autostrada: verrà demolito e ricostruito il viadotto fra Niella e Mondovì. I avori inizieranno dopo le vacanze pasquali del prossimo anno e dureranno all’incirca un anno.
La conferma è dei giorni scorsi, quando a ribadirlo è la direzione tecnica e di esercizio dell’Autostrada dei Fiori, società concessionaria della A6 Torino-Savona e della A10 Savona-Ventimiglia: «L’intervento sarà dello stesso tipo di quello che sta per concludersi alle Mollere, ovvero di demolizione e rifacimento del tratto interessato».
Con una precisazione: «Si tratta di un intervento che fa parte del piano di potenziamento e adeguamento delle strutture su cui intervenire, con l’applicazione delle norme più recenti, comprendenti anche la rispondenza sismica, non prevista per opere di 50-60 anni fa, quali il viadotto Cento e quello, in fase di ultimazione, delle Mollere. E sono poche le opere che hanno questa necessità». Su questa base, anche per il viadotto Cento, si è scelto di demolire e ricostruire, in quanto i costi sono risultati inferiori, come già fatto per il viadotto Mollere (costato 15 milioni di euro, per 600 metri di lunghezza), e Borio di Carrù, con la realizzazione di piloni unici di sostegno. Quindi seguirà il posizionamento degli impalcati in acciaio/calcestruzzo e delle le solette, su cui stendere il fondo stradale.
LAVORI PREVISTI
Viadotto Cento
I lavori inizieranno dopo le vacanze pasquali del prossimo anno e dureranno all’incirca un anno.
Viadotto Mollere
Entro Pasqua 2020 sarà aperto al transito. Ad oggi, sul totale di 20 campate, su 17 sono state montate le travi e su dieci anche le solette che sono pronte per accogliere la pavimentazione.
Viadotto fra Altare e Savona
Si tratta del tratto di A6 – direzione Piemonte – che è stato portato via dalla frana di novembre. È confermata la ricostruzione, con l’apertura al transito, entro Pasqua 2020. La parte in ricostruzione sarà a campata unica, evitando quindi il posizionamento di piloni proprio dove la frana ha causato l’interruzione. Mentre si procede alla ricostruzione, si sta operando anche sul movimento franoso che continua a essere monitorato.