Sta volgendo al termine il pellegrinaggio diocesano in terra Santa, con una quarantina di monregalesi, con il vescovo mons. Egidio Miragoli e con il biblista saluzzese prof. don Michelangelo Priotto. Grazie ai contato costante con don Federico Boetti, via WhatsApp, ecco immagini e resoconto della giornata di sabato iniziata presto con la Mesa al Santo Sepolcro, a Gerusalemme.
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Penultimo giorno di pellegrinaggio, con un piccolo cambio di programma. Don Michelangelo Priotto è riuscito a permetterci di partecipare alla Messa solenne delle 6.30 al Santo Sepolcro in modo tale da essere i primi ad entrarvi per la visita personale. Usciti da questo suggestivo e fondamentale luogo, per il cristianesimo, ci siamo recati al Monte degli Ulivi dove abbiamo avuto modo di visitare la chiesa dell'Ascensione e la chiesa del Pater Noster: qui, da buoni piemontesi, abbiamo scattato la foto al Padre Nostro scritto in dialetto. Fermatici in un punto panoramico abbiamo goduto della magnifica vista della città santa per poi continuare la nostra visita ad altri luoghi significativi, soprattutto per gli ultimi istanti della vita di Gesù. In particolare la chiesa del Dominus Flevit e, nel Getsemani, la chiesa dell'Agonia, l'orto, la grotta del tradimento di Giuda e, infine, la chiesa dell'Assunzione di Maria, meglio conosciuta come tomba di Maria. In maniera semplice, e molto profonda, don Michelangelo ci ha permesso di gustare a pieno ciascun luogo visitato, senza tralasciare i vari riferimenti e livelli, da quello biblico, a quello storico, a quello archeologico, per non parlare della/e tradizione/i. Dopo pranzo, nel primo pomeriggio, abbiamo attraversato la porta di Erode per giungere alla piscina probatica o di Bethesda, riportata alla luce durante gli scavi archeologici iniziati a fine XIX secolo e conclusisi nel secolo successivo, e nominata nel cap. 5 del Vangelo di Giovanni. Dopo aver percorso in silenzio la Via Dolorosa abbiamo partecipato alla Via Crucis all'interno della Basilica del Santo Sepolcro.
Federico Boetti
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