«Non è perché siamo in America che allora si avvera tutto». Lorenzo “Stif” Meynardi ha 23 anni, vive a Hollywood, L.A., e anche se la sua vita musicale sembra, da fuori, raccontare esattamente il contrario ci tiene a spiegare davvero cosa vuol dire traversare l’oceano per inseguire i propri sogni. «All’inizio pensavo di riuscire a mantenere lo stesso tenore di vita che avevo in Italia. Poi ho capito che devi metterti in testa una cosa: che sei da solo e devi ricominciare tutto da zero. Qui è un altro mondo. Non c’è l’uscita con gli amici, bisogna sempre stare attenti a chi ti frega. Insomma ti ci devi adattare. E non puoi considerarlo un punto di arrivo, al massimo è l’inizio».
La chiamata dei Fire Tiger
Lorenzo, che è originario di Madonna del Pasco, ha cominciato a suonare la batteria da piccolissimo e da qualche anno si trova negli Stati Uniti. «Sta andando bene,– ci racconta per telefono –, ho finito gli studi all’Hollywood Musician Institute e ora sto per richiedere il visto da artista qui negli Stati Uniti». Nel mentre, sul curriculum, una sfilza di collaborazioni decisamente importanti. «Ho suonato con Terry Bozzio (il turnista di Frank Zappa e i Duran Duran), Kenny Aranoff (che è stato il batterista, fra gli altri, di Elton John e Paul McCartney), con Brendan Buckley, il “rhythm man” di Shakira, Alex Acuña, Eric Moore e ho avuto l’opportunità di frequentare un corso con Simon Phillips. La svolta, diciamo, è arrivata quando sono stato “ingaggiato” dai Fire Tiger, una delle band più popolari di Hollywood. Mi hanno contattato tramite un sito per musicisti, BandMix.com, ed ero in un periodo che mi sembrava non potesse portare a nulla. I Fire Tiger hanno aperto per anni agli Still Panters, un gruppo enorme, e sono gli headliner dei locali più in vista di Hollywood, come il Whiskey a go-go e il Viper Room. Ho subito risposto e ci siamo già incontrati il giorno successivo. Grazie a loro ho avuto modo di suonare al Festival of Friends in Canada, davanti a una folla enorme: l’evento raduna 200mila persone ogni anno. Il concerto più emozionante? Quello di Guadalajara, in Messico, dove sono stato invitato come special guest al teatro “Palcco” di Guadalajara».
Il contest con gli Svi
«Con i Fire Tigers sono stato selezionato agli Hollywood Music Awards, dove era presente (da solista) anche mio fratello Alessandro (AM “Dandy”, che invece, dopo essersi laureato alla Berklee, vive e studia a Hollywood, ndr). Proprio con Ale stiamo mettendo su un progetto per far rivivere gli Nbd, la nostra prima band monregalese. Saremo io alla batteria, lui come front man e il bassista Ricky Bonazza con pezzi un po’diversi e un altro nome, i “Thunderpets”». C’è però anche un’altra storia musicale che riguarda da vicino la “Granda”. «Gli SVI sono l’altro gruppo musicale in cui suono, con il cantante “influencer” Robert Dobbs. In occasione del nostro primo singolo, “Levitation”, apriremo un contest per i musicisti di Cuneo: chi verrà selezionato (uno per strumento) potrà suonare con noi a Los Angeles con vitto e alloggio pagato».
"Stif"
Un’ultima, doverosa, curiosità. Perché “Stif”? «È uscito un po’ dal niente. Tutti pensano sia collegato a “Stifler” del film “American Pie”, ma non è così. Sfruttando questa storia ho però avuto modo di conoscere l’attrice che interpreta la “mamma” di Stifler, grazie alla cantante dei Fire Tiger che è proprio la sua vicina di casa».