Hanno suscitato scalpore a Mondovì, qualche giorno fa, le foto del grande albero abbattuto sulla "piana" di San Quintino. Una quercia - questo dicono gli esperti - sicuramente molto vecchia (eppure ancora apparentemente in buona salute), che per molti abitanti della frazione era divenuto una sorta di "amico verde" comune, il cui profilo caratteristico era quasi un simbolo della zona.
Si trovava lungo la strada che unisce Mondovì alla Fondovalle Tanaro. Tuttavia l'albero faceva parte di una proprietà privata e, soprattutto, non era incluso nel Registro degli Alberi Monumentali, ovvero l'elenco degli alberi tutelati da Stato e Regione. Sui social network tanti utenti si sono scagliati contro il taglio: si trattava però di un atto assolutamente legittimo, un'attività privata che non necessitava di alcuna autorizzazione pubblica (tant'è vero che né il Comune né i Carabinieri forestali andavano informati del fatto).
Sul territorio di Mondovì non risultano registrati alberi monumentali - LEGGI QUI - , come risulta dal registro. L'assessore Erika Chiecchio: «Invito tutti coloro che hanno a cuore questo tema a effettuare segnalazioni al Comune, o direttamente sul registro nazionale compilando la scheda, per tutelare gli alberi secolari. Sono "monumenti" a tutti gli effetti, ed è giusto che vengano protetti. Ma qualora questo non avvenga, il proprietario è assolutamente legittimato a procedere come crede».
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