Coronavirus: il racconto di una cebana. Solo giorni difficili per la Cina, colpita dal “Coronavirus”. Almeno 26 persone sono morte a causa della nuova epidemia identificata alla fine dello scorso anno per la prima volta nella città di Wuhan, nella Cina centrale. La Commissione sanitaria nazionale ha detto che i casi di contagio confermati sono 830, la maggior parte a Wuhan, una città di 11 milioni di persone dove secondo le autorità si sono probabilmente verificati i primi casi di infezione: un mercato all’ingrosso di frutti di mare e altri animali vivi. Ventiquattro persone sono morte nella provincia di Hubei, di cui Wuhan è il capoluogo, le altre due in zone lontane: poco fuori da Pechino e nella provincia nord-orientale di Heilongjiang, al confine con la Russia.
A Shanghai, che dista due ore di volo dalla città di Wuhan, l’epicentro dell’infezione, abita con la sua famiglia la cebana Raffaella Gallo, ingegnere, nominata da poco direttore del "Centro di fotografia di Shangai (Scop). Con lei i questi giorni per una vacanza in Cina e per fare visita alla figlia e ai nipotini, i genitori Franca e Angelo Gallo, di Ceva. «Come turisti non abbiamo nessun problema – spiegano –, anche perché a veder girare gente con le mascherine, dopo anni di visite in Cina da Raffaella, siamo abituati. In questi ultimi giorni, per prudenza, rimaniamo più spesso in casa e cerchiamo di mettere in pratica le normali regole igieniche per limitare i rischi di contagio».
Coronavirus: il racconto di una cebana
Raffaella si è trasferita 10 anni fa in Cina, ha trascorso 4 anni a Pechino e Dalian per poi andare ad abitare a Shangai, dove oggi vive e lavora. «Al momento non siamo particolarmente preoccupati – ci spiega – e la sensazione è che le autorità stiano gestendo la cosa. Il livello di allerta, ovviamente, si è alzato: Scuole e musei, già chiusi per il Capodanno, non riapriranno fino a nuovo ordine. Chiuso anche Disneyland a Shanghai. La città epicentro del contagio (a due ore di volo di distanza da qui) è stata isolata: nessuno può entrare, né uscire. Shanghai si è svuotata per il Capodanno cinese, ma questo capita ogni anno. Sono comunque tranquilla».
Cosa è il Coronavirus?
Cos'è il virus nato in Cina che sta preoccupando il mondo, tanto da portare il governo di Pechino alla decisione drastica di mettere di fatto in quarantena intere città? Il suo nome non è molto evocativo: 2019-nCoV, che sta per nuovo coronavirus. Un nome che però rimanda alle precedenti epidemie di patogeni "cugini", Sars (2002-2003) e Mers (2012), di cui ormai sappiamo tutto. Mentre dell'attuale virus ancora si sa poco.
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