La scritta "Juden hier" (qui abitano degli ebrei) sulla porta dell'abitazione di Aldo Rolfi, figlio di una donna sopravvissuta ai campi di sterminio, Lidia Beccaria Rolfi, è «ignobile» e dimostra come «purtroppo l'antisemitismo non sia scomparso». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella poggi, lunedì 27 gennaio, nel "Giorno della memoria".
L’Italia è "all’avanguardia nel contrasto" al "fenomeno odioso" dell’antisemitismo, «purtroppo non scomparso, come abbiamo visto anche di recente, con l’ignobile scritta sul muro di una casa di Mondovì. La Shoah, per il suo carattere unico e terribile, trascende la dimensione storica del suo tempo e diventa monito perenne e lezione universale. Per fare davvero i conti con la Shoah non dobbiamo rivolgere lo sguardo soltanto al passato. Perché il virus della discriminazione, dell’odio, della sopraffazione, del razzismo non è confinato in una isolata dimensione storica, ma attiene strettamente ai comportamenti dell’uomo. E debellarlo riguarda il destino stesso del genere umano».