«La Ca' del Moro a Mondovicino? Non dovrebbe preoccupare nessun commerciante o abitante del quartiere di Breo. Nulla cambierà rispetto alla tradizione». L'ha detto Enrico Natta, presidente della Famija Monregaleisa, alla presentazione ufficiale della manifestazione. Una risposta, neppure tanto velata, a chi ha attaccato la scelta di trasferire la Ca' del Moro a Mondovicino (LEGGI QUI) parlando di un Carlevè che "si è venduto al centro commerciale".
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Il presidente ha svelato, in sede di conferenza stampa, il dettaglio completo della vicenda: «Ci siamo messi all’opera, cercando di riportare nel centro di Mondovì quella che un tempo, parlo di 20 anni fa, si chiamava la Ca' del Moro. Il risultato? Per montare una tensostruttura, arredarla, illuminarla, riscaldarla avremmo dovuto impegnare una somma di circa 40 mila euro. Inimmaginabile».
E aggiunge: «Tra le tante vie percorse, l’incontro con il Consorzio di Mondovicino dove, oltre alla grande disponibilità, abbiamo trovato un locale gratuito da dedicare al Carnevale. Lì abbiamo creato un piccolo museo delle passate edizioni, addobbandolo di nostre foto, di gadget, di luci, di atmosfera e di… musica, tanta musica. Ecco la novità di quest’anno. Una notizia che non deve preoccupare nessun commerciante o abitante del quartiere di Breo. Nulla cambierà rispetto alla tradizione: sono confermati tutti gli appuntamenti cittadini delle passate edizioni nelle vie del centro».
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TORNA LO STREET FOOD
Il Carlevè ‘d Mondvì 2020 sarà un grande contenitore di innumerevoli eventi rilevanti, a partire dalle due sfilate di carri allegorici e gruppi mascherati che quest’anno avverranno nelle due domeniche del 16 e 23 febbraio. Natta: «Nei giorni delle sfilate, operatori qualificati dello Street Food (di Genova e dintorni) saranno attivi su Piazza Cesare Battisti, Piazza San Pietro e Piazza Moizo».