Con “cinofilia” si intende: “Amore per i cani, inteso particolarmente come interesse per l’allevamento e il miglioramento della loro razza”. In realtà dietro a questo termine c’è un mondo con diverse figure professionali, con competenze diverse. Proviamo a vedere le principali.
L’educatore
Si occupa di migliorare la relazione tra uomo e cane, quindi lavora su entrambi. Il suo compito è quello di prevenire i possibili problemi comportamentali dell’animale, che spesso sono conseguenza di errori di comunicazione o gestione, insegnando le regole basilari per una corretta convivenza. L’errore più comune è quello di rivolgersi ad un educatore quando sono già intervenuti problemi: sarebbe meglio infatti lavorare in prevenzione e in questa ottica molto importanti sono le puppy class (classi di socializzazione tra cuccioli) che aiutano a formare un cane adulto equilibrato.
L’istruttore
È la figura che continua il percorso dell’educatore, istruendo il cane ad attività più specifiche e insegnando comportamenti complessi. In base alla specializzazione che ha scelto, si avranno istruttori di agility, obedience, dog dance, ecc. Sulla questa figura c’è spesso confusione poiché le varie “scuole di pensiero” gli hanno dato connotazioni diverse e le sue competenze si fondono con quelle delle altre due.
L’addestratore
Sviluppa le abilità del cane per diverse attività: sportive, ma anche caccia, salvataggio, ricerca di dispersi, ecc. Nessun cane dovrebbe essere addestrato senza essere prima educato per creare un rapporto ottimale di partnership lavorativa.
Il veterinario comportamentalista
Si occupa del trattamento farmacologico e riabilitativo in caso di problemi comportamentali. Sarebbe bene che si affianchi ad un educatore o che lo sia egli stesso poiché ai farmaci va affiancato un lavoro di rieducazione.
Esistono poi figure diverse, specializzate in didattica con bambini, attività per la pet therapy o educatori specializzati in rieducazione che sono promosse dai vari enti o scuole ma è davvero difficile elencarle tutte.
Come sapere a chi rivolgersi? Per quanto riguarda l’addestratore importante è verificare l’iscrizione all’Enci (Ente Nazionale Cinofilia italiana), mentre per l’educatore si può controllare se l’ente al quale è iscritto o presso il quale ha studiato (es: Csen, Aics, Fisc, ecc.) è riconosciuto dal Coni. Purtroppo il fai-da-te è sempre più diffuso e senza una normativa chiara, bisognerà assicurarsi che chi contattiamo sia in possesso di un titolo di studio o dell’esperienza necessaria.
Infine è sempre bene ricordarsi che: il cane deve per forza lavorare con il proprietario (è finito il tempo in cui lo si lasciava all’addestratore e lo si tornava a riprendere “lavorato”), non ci si deve affidare mai a chi usa metodi coercitivi, non esistono soluzioni facili e adatte a tutti (il cane ha un suo carattere e il proprietario deve essere conscio che molto dipende dalla sua voglia di mettersi in gioco), ed il percorso educativo deve iniziare prima possibile.
Per Gea Odv – Pia Tealdi
Nella foto Tom, randagio mantenuto direttamente dall’Associazione Gea