«Il figlio di Lidia Rolfi non è indagato. Le voci di paese sono una cosa, le inchieste giudiziarie un'altra». Lo afferma il procuratore capo di Cuneo, Onelio Dodero, parlando del caso delle scritte antisemite comparse ormai due settimane fa sulla porta della casa dell'ex staffetta partigiana, deportata a Ravensbruck. Un caso che ha avuto un'enorme risonanza mediatica. Ma le indagini non sono ancora concluse.
Ieri, mercoledì 5 febbraio, il pannello della porta imbrattata dalla scritta "Juden Hier" ("qui ci sono ebrei": una frase non casuale, che rimanda al contesto della famigerata "Notte dei cristalli" della Germania nazista del 1938) è stato smontato e rimosso dai funzionari della Digos - LEGGI QUI: verrà analizzato, per cercare ulteriori elementi utili che consentano di individuare l'autore del gesto.
Sequestrato il pannello con le scritte antisemite
VIDEO - Sequestrato il pannello con le scritte antisemite sulla casa di Lidia Rolfi
Gepostet von L'Unione Monregalese am Mittwoch, 5. Februar 2020
Fino a ieri la scritta era nascosta da un pannello di cartone. Sotto, parzialmente visibili, le linee della stella di David. Così Aldo Rolfi: «La rimozione della facciata di legno della porta? Mi era stata comunicata un paio di giorni fa. La procura di Cuneo ha disposto il sequestro per ulteriori accertamenti, nominando un artigiano per l’esecuzione materiale del lavoro. Personalmente non credo verranno trovate impronte digitali, chi l’ha fatto avrà preso le sue precauzioni. Potrà però essere utile per l’analisi diretta sulla vernice in sé. Le indagini? Non mi è stato detto nulla da parte degli inquirenti».
Pochi, per ora, gli elementi utili. Le telecamere presenti nella zona non avrebbero consentito di individuare l'autore (una non era in funzione la sera del fatto), quindi la scritta resta l'elemento chiave. «Stiamo lavorando – precisa il procuratore –, e siamo in una fase di accertamento scientifico. Ci vorrà tempo». E, quasi a indicare che sarebbe ora di «separare le voci dall'inchiesta giudiziaria» su Aldo Rolfi, aggiunge: «Non è indagato».
ALDO ROLFI IN TV DA FAZIO
«La scritta? Mi è stato chiesto dagli inquirenti di non cancellarla, non ancora» aveva detto Aldo Rolfi, figlio di Lidia, sugli schermi di Rai 2 a “Che tempo che fa”, ospite di Fabio Fazio la sera di domenica 2 febbraio. «Poi ci metterò un qualcosa di un pochino più piccolo, la foto di mamma e anche la foto della porta. Assolutamente».