Nell'anno appena trascorso sono ben 28 le denunce all'Autorità Giudiziaria di persone responsabili di incendi boschivi. È uno dei risultati principali della particolare attenzione rivolta dai Carabinieri Forestali della “Granda” per il contrasto degli incendi nei boschi. Senza considerare i 51 accertamenti di natura amministrativa con l’elevazione di sanzioni per un importo di 53.560€ complessivi.
Con il principio cardine di tutela dell’ambiente, il comparto speciale dell’Arma ha svolto complessivamente nell’ultimo anno 7.990 servizi di pattugliamento del territorio, per lo più rurale, con compiti di polizia giudiziaria ed amministrativa e di monitoraggio tecnico-specialistico del patrimonio naturalistico provinciale. E ora i militari rendono noti i dati principali: 780 illeciti amministrativi riscontrati (+48% rispetto al 2018), per un importo sanzionatorio complessivo di €3.491.470 e 261 informative di reato all’Autorità Giudiziaria (+27% rispetto al 2018) a carico di 280 persone fisiche.
I Carabinieri Forestali della Provincia di Cuneo sono attivi in provincia con 14 Stazioni, un Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale ed un Centro Settore Meteomont, coordinati e diretti dal Comando di Gruppo. La mission prevede la tutela e il monitoraggio del paesaggio, del benessere animale e della flora protetta, tramite la lotta al fenomeno del bracconaggio e alle altre pratiche illecite in danno alla flora protetta e agli animali oltre che la repressione delle frodi agroalimentari.
In 63 sono stati richiamati a ripristinare il terreno dopo l'abbandono indiscriminato di rifiuti
È stato comunque il settore dei rifiuti e dell’inquinamento ambientale a richiedere il maggior impegno dell’Arma Forestale con 233 sanzioni amministrative irrogate per un ammontare di 3.045.233 €, oltre a 89 segnalazioni all’Autorità Giudiziaria. Sono state altresì asseverate dal Gruppo di Cuneo 63 prescrizioni tecniche di ripristino ambientale ad altrettanti soggetti, in tutti quei casi in cui l’abbandono indiscriminato o la gestione illecita dei rifiuti siano stati ritenuti sanabili e reversibili per il buon stato dell’ambiente.
Le esche avvelenate
Chiude la sintetica esposizione delle attività il lavoro effettuato dall’unità cinofila antiveleno che ha effettuato 69 ispezioni rinvenendo 14 esche avvelenate sul territorio. L’odiosa pratica, purtroppo in aumento, cagiona la morte non solo dei selvatici (lupi e volpi in primis) ma anche di molti cani, attirati anch’essi dai bocconi dolosamente rilasciati. Parte dell’attività viene compiuta in sinergia con la linea territoriale dell’Arma o in supporto ad essa per fornire il contributo specialistico nei servizi di prevenzione a tutela della legalità. Si ricorda che i Carabinieri Forestali sono disponibili a recepire le segnalazioni dei cittadini attraverso il numero unico di emergenza 112.