“Mantenere operativo il distaccamento della Polizia Stradale di Ceva e provvedere ad integrare il personale stanziato nel territorio della provincia di Cuneo, ad oggi insufficiente”. E’ questa, in sintesi, la richiesta rivolta al ministero dell’Interno da parte di tutto il Consiglio provinciale che si è riunito lunedì 17 febbraio a Cuneo. L’assemblea, presieduta dal vice presidente Flavio Manavella che poi è stato raggiunto dal presidente Federico Borgna, ha approvato un ordine del giorno per scongiurare la soppressione della Polstrada a Ceva.
Borgna era già intervenuto nei giorni scorsi con una lettera al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per chiedere un ulteriore rafforzamento dell’organico della Questura di Cuneo, rispetto a quanto già previsto, tenuto conto delle dimensioni e della collocazione della provincia “Granda” su un territorio vasto, in gran parte montano e di confine. Oggi si torna a chiedere di mantenere a Ceva il presidio di sicurezza e controllo per un territorio che va dalle valli Cebane alla val Tanaro e alla Langa, snodo importante per i collegamenti viari interregionali tra Piemonte e Liguria.
Distaccamenti ritenuti “non più strategici”
Il ministero sta, infatti, lavorando ad un progetto di riorganizzazione della Polizia Stradale sul territorio nazionale nei centri abitati, lungo la viabilità ordinaria e lungo le autostrade ed ha individuato sei distaccamenti (di cui tre in Piemonte) ritenuti “non più strategici”. Tra questi vi è anche quello della Polizia Stradale di Ceva, presidio che ad oggi conta un organico di otto unità e che, recentemente, ha ottenuto la nomina di un nuovo Comandante ed è stato ampiamente riqualificato.
L’importanza di Ceva è stata sottolineata anche dal consigliere provinciale Pietro Danna che ha ricordato le già tante difficoltà che la Granda deve sopportare in fatto di collegamenti stradali ed infrastrutture viarie carenti.
L’istanza è stata sostenuta dai portavoce dell’amministrazione comunale di Ceva, rappresentata dai consiglieri Andrea Ferro e Fabio Mottinelli e dalle organizzazioni sindacali di polizia con Vincenzo Sclavo e Valentino Turco (Sap) e Alessandro Digeronimo (Siulp) intervenuti in Consiglio provinciale. La proposta, nel caso in cui fosse impossibile mantenere il distaccamento Polstrada, è quella di trasformare la Polizia Stradale di Ceva in presidio di Polizia alle dirette dipendenze della Questura di Cuneo.
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