Lo hanno chiamato Comitato spontaneo "I sopravvissuti di Piazza". Sono decine di residenti del rione storico di Mondovì, commercianti o semplici cittadini, che chiedono al Comune risposte: «Ne abbiamo abbastanza dei "vedrete" - scrivono, in una lettera ufficiale con una cinquantina di firme –, il Comune non è un'azienda privata di proprietà degli amministratori. Se proprio volete trovare una similitudine col privato, è una Spa di cui gli azionisti sono i cittadini».
La lettera è stata inviata e protocollata, così da costringere l'Amministrazione a dare risposte ufficiali. Il destinatario è il sindaco Paolo Adriano. I residenti si focalizzano su punti precisi. Chiedono risposte sulle situazioni di "ordinaria amministrazione", segnalando un fatto piuttosto spiacevole: «Le strade dovrebbero essere pulite e decorose: nei cunicoli sono presenti colonie di ratti che vanno debellate».
Abbiamo contattato una delle firmatarie al telefono: il problema, secondo loro, sarebbe connesso al fatto che il crollo del tetto dell'ex Teatro Sociale avrebbe "liberato" una grande quantità di topi che ora circolano per le strade e addirittura dentro gli androni dei palazzi. «Serve assolutamente un intervento di derattizzazione», ci dice la prima firmataria della lettera (la foto che pubblichiamo qua sopra ci è stata trasmessa dai firmatari, contestualmente all'invio della lettera).
Ma parlano anche di viabilità e sulle manifestazioni. «La segnaletica deve essere chiara - scrivono -, non ci sono indicazioni su come raggiungere piazza Maggiore. La piazza deve essere pedonalizzata quando serve, ma durante le manifestazioni i trasporti pubblici devono consentire la mobilità senza usare mezzi privati, per esempio con navette e orari estesi della funicolare». E ancora: «Le manifestazioni devono essere modernizzate e rese accattivanti. Se le risorse sono limitate, sarebbe preferibile ridurre il numero delle manifestazioni puntando sulla qualità anziché sulla quantità» anche se poi, nella stessa lettera, i firmatari propongono di «creare ex novo almeno 3 eventi di livello abbandonando le manifestazioni "minori" (non viene però specificato quali) e soprattutto «pubblicizzando» quelle di livello «sui media nazionali e internazionali, i passaggi in televisione "a posteriori" servono a poco».
Infine: «Il Museo della Stampa quando riaprirà? Il progetto Mondovì Sotterranea avrà un futuro? Quali sono i piani dell'Amministrazione per contrastare la desertificazione di Piazza? E con quali scadenze?». La lettera è già stata acquisita dal Comune.