La seconda giornata del Decameron, dopo la prima a tema libero, prescrive di parlare di avventure a lieto fine. E ci sembra un’ottima indicazione: di questi tempi abbiamo certo bisogno di distrazione e di un po’ di happy ending. Sotto il profilo fumettistico, dunque, ci sentiamo di consigliare una risorsa già preesistente, che però è poco conosciuta se non nella nicchia degli appassionati. Si tratta del blog “Corrierino e Giornalino”, disponibile all’indirizzo http://corrierino-giornalino.blogspot.com/. Come è evidente fin dal titolo, il blog raccoglie un’ampia selezione di storie tratte da queste storiche riviste del fumetto italiano: Il Corriere dei Piccoli, costola del Corriere della Sera milanese. Il Corriere dei Piccoli è la prima testata del fumetto in Italia, nata nel 1908 per impulso di Paola Lombroso, figlia del celebre padre dell’antropologia, Cesare (di cui esiste un bel museo torinese). Il Giornalino sorge invece nel 1924, per impulso dei Paolini di Alba. Tramite questo sito è così possibile farsi un bel percorso di storia del fumetto italiano – certo, non esaustivo – utilizzando in particolare l’utilissima funzione dell’indice (in testa alla prima colonna a sinistra). Un file Excel che raccoglie tutti i ricchissimi materiali presentati, a partire da un Bilbolbul, apparso nel 1909 appunto sul Corriere dei Piccoli, del “nostro”, nel senso di cuneese, Attilio Mussino. La rivista documenta poi, soprattutto, il periodo di attività che va dalla fine degli anni ’50 fino alla metà dei ’90: e, al di là dell’interesse per gli appassionati di fumetti, può offrire a tutti un tuffo nella propria infanzia, ritrovando alcune delle storie lette sulle riviste originali. Si tratta sempre, direi, di storie a lieto fine, pensate per un pubblico adolescenziale ma godibili anche dagli adulti, magari appunto con gli occhiali della nostalgia.
L’ammirevole archiviazione operata dal sito spinge chi come me ha provveduto in una prima fase al decluttering, ovvero a un riordinamento della sua collezione di fumetti (ma va bene, in fondo, anche se accumulate libri, riviste, dischi, dvd...) a porsi il problema di come classificare correttamente il materiale. Personalmente ho deciso per una divisione che tenga conto innanzitutto delle scuole nazionali: fumetto giapponese, americano, franco-belga (di cui ho abbastanza) e fumetto italiano (di cui ho molto). Segue la suddivisione (meramente pratica) tra fumetto d’autore e graphic novel, da un lato, e fumetto popolare da edicola, dall’altro. Il primo diviso per autori, il secondo per case editrici e, al loro interno, testate e personaggi. Idealmente, l’ordine è poi quello cronologico. Un sistema su cui ho molto ragionato, e che ora, non senza qualche fatica, sto cercando di implementare (aiuta la lunga pratica di Tetris negli anni delle superiori, per incastrare i vari blocchi di volumi). Ma se qualcuno ha altri suggerimenti al proposito, sarei ben lieto di ascoltarli.
Decameron 51 - Giorno 2
Avventure a lieto fine
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