Su You Tube il documentario dedicato alla strage della Paschetta

Un progetto di Mauro Pellegrino pubblicato nel 2012, contenente la viva voce dei testimoni di quei fatti, è ora a disposizione di tutti in rete

«Quando è uscito il libro di Giovanni Magnino “L’eccidio della Paschetta” gli abbiamo chiesto di poter intervistare i testimoni che aveva sentito per scrivere il volume. Allora facevamo delle riprese per hobby, con alcuni amici. Ci ha accompagnato e abbiamo realizzato 9 ore di girato, con interviste ai nostri compaesani », il peveragnese Mauro Pellegrino racconta così l’inizio di un’avventura che sarebbe durata più di dieci anni. Un lavoro che lo ha portato, appassionato di riprese per diletto, a realizzare un documentario dedicato alla strage della Paschetta, che oggi ha messo a disposizione di tutti, caricandolo su You Tube. Un documento di enorme valore storico, che merita di essere visto e riscoperto. Il documentario è stato pubblicato su dvd nel 2012, con il patrocinio del Comune e il finanziamento della Cassa rurale di Boves, per essere distribuito gratuitamente: 1.000 copie che sono finite nelle case di tanti peveragnesi. La strage della Paschetta è una ferita ancora viva nella memoria collettiva della comunità. Il documentario ha un enorme valore anche perché raccoglie le testimonianze dalla viva voce dei testimoni di quei fatti, ed alla sua realizzazione hanno concorso tante persone e tante realtà del paese, tra cui i Gai Saber, autori della colonna sonora. Il lavoro di preparazione del dvd è durato ben 12 anni: dopo aver girato le interviste, infatti, gli impegni di lavoro impediscono a Pellegrino di mettere mano al girato. Le cose cambiano nel 2011: «Avevo più tempo, non lavoravo più lontano dal paese come in passato e ho ritrovato le cassette con le riprese di allora. Ho voluto concludere quello che avevo cominciato, anche per tirare le fila di quelle testimonianze. Ho contattato l’associazione “Tracce di memoria” che si occupa di rievocazioni storiche e abbiamo girato qualche scena in paese, per avere le immagini di raccordo. Non siamo entrati in piazza XXX Martiri, non con quelle divise.

Poi io non volevo fare un film. Volevo un documentario che desse spazio alle parole dei protagonisti valorizzate con la giusta cornice, non volevo fare un film o una fiction. Mi sono occupato io stesso di montare il materiale, a casa con il mio pc». Il documentario è ulteriormente arricchito da una serie di interessanti immagini d’epoca, provenienti dall’archivio di famiglia. «Vengo da generazioni di fotografi: mio bisnonno è stato uno dei primi a occuparsi di fotografia, a inizio Novecento, poi ha trasmesso la passione a mio nonno e a mio padre. Quando mio papà è mancato nel 2005 il suo archivio è passato a me: c’erano tante fotografie del paese risalenti al periodo della guerra e le ho sfruttate. Mio padre era del ’35 mi ha sempre raccontato quell’evento, circostanziandolo anche con frasi, aneddoti, riferimenti precisi. È una storia che mi ha molto segnato anche a livello personale ». Il lavoro, una volta ultimato, viene proposto al Comune e alla Cassa rurale, per essere finanziato, e piace: «Hanno finanziato la stampa del dvd e il confezionamento, poi abbiamo scelto di distribuirlo gratuitamente. Le scuole ne hanno avute delle copie e lo hanno mostrato ai loro alunni. Questo è avvenuto nel 2012. Quando è iniziata questa quarantena, con mia moglie siamo costretti in casa, ne ho approfittato come tanti per riordinare, mettere mano tra i vecchi oggetti. Mi è ricapitato in mano questo mio lavoro, l’ho rivisto con occhio da spettatore, dopo tanto tempo, ed ho pensato che valesse la pena metterlo a disposizione di tutti. Così ho scelto di caricarlo su You Tube, e spero che possano vederlo più persone possibile ». Sicuramente per i peveragnesi è un’emozione ritrovare i volti, le voci, il dialetto dei testimoni che compaiono in video,: sono Domenico Tassone, Caterina Tosello, Guglielmo Giorgis, Dalmazzo Giraudo, Domenica Toselli, Matteo Garro, Lucia Giuliano, Battista Dalmasso, Piero Falco, Caterina Mattalia, Matteo Campana, Sebastiano Libois, Maria Revelli, Piero Grosso, Antonio Giraudi, Antonio Mattalia, Anna Grosso, Margherita Prieri. Alcuni di loro, purtroppo non sono più tra noi. Nelle loro parole vive, nelle incertezze della voce, in un tono che si incrina, è possibile ritrovare l’emozione che affiora ancora, dopo tutti questi anni, e recuperare il senso più profondo e autentico della tragedia.

Il documentario è visibile cercando: L’ECCIDIO DI PIAZZA PASCHETTA - PEVERAGNO (CUNEO) o all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=15GogbyDHtU

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