L’artista doglianese Teresita Terreno, in questi giorni è al lavoro per le stradine della “sua” Castello, l’antico borgo di Dogliani, la parte alta e storica del paese, dove lei stessa vive e lavora. Teresita, che spesso collabora con il gruppo di volontari “Castello c’è” per la riqualificazione e l’abbellimento del luogo, sta dipingendo direttamente sui muri di alcune case di via Fontana, donando nuova vita e restituendo prospettive finora inimmaginate a queste ambientazioni, già di per sé decisamente affascinanti e pittoresche. L’iniziativa d’arte, che riempie il cuore, specialmente in un momento così difficile per tutti, è inserita nel progetto “vicoli in arte” di “Castello c’è”, che si preannuncia davvero tutto da scoprire, direttamente sul posto, dal vivo, appena sarà possibile.
«Specialisti in arredo urbano e piccole feste di comunità. Ci interessa la valorizzazione del tessuto sociale»
Antonio Maggiore, presidente di “Castello c’è”, racconta così la mission del gruppo di appassionati che ormai da sei anni si occupa dell’abbellimento e dell’arricchimento di Dogliani Castello, basando tutta la sua azione sul volontariato e sull’autofinanziamento delle attività. «La nostra è una piccolissima Associazione utopistica. Alla base di tutto c’è la nostra voglia di riqualificare il borgo, per renderlo sempre più bello, vivibile e appetibile anche dal punto di vista turistico. Ci rifacciamo alla filosofia del “retake”, l’arte cioè del “riprendere”, del recuperare, partita dalle metropoli, quando i cittadini decidevano di prendere l’iniziativa e scendere in strada con colori e pennello, per ritinteggiare i muri, rovinati da scritte di ogni genere. Noi di “Castello c’è” siamo specialisti in arredo urbano e in piccole feste di comunità. Non ci interessano le grandi vetrine, ci interessa invece la valorizzazione del tessuto sociale locale». I residenti, dopo un primo momento di “disorientamento”, negli anni si sono fatti via via sempre più coinvolgere dalle idee e dai progetti del gruppo di valorizzazione, tanto che praticamente gran parte delle vie e delle piazzette di Castello sono già accuditi e valorizzati al meglio, spesso anche proprio grazie all’impegno dei singoli cittadini. Paradossalmente, via Fontana, la principale strada d’accesso al borgo, appariva però poco attraente, con diversi tratti lasciati un po’ a sé stessi, da recuperare. «In accordo con il Comune e con i proprietari delle abitazioni interessate – aggiunge il presidente –, abbiamo chiesto di poter intervenire su un importante tratto di via Fontana. La prima fase di recupero, quella attuale, si basa sul recupero di porte e finestre, che abbiamo ridipinto. Sulle parti scrostate dei muri (sui “tacun”), Teresita ha invece avuto la bellissima idea di dipingere. Seguiranno altre due fasi, che riguardano il “camouflage” e gli arredi urbani verdi. Tutta la nostra attività è possibile grazie alle singole abilità dei componenti del gruppo».