Da due mesi confezionano soltanto più mascherine. Nel laboratorio in via Langhe a Carrù, il team da dieci persone della Ls Abbigliamento ha riconvertito completamente la produzione. «Finchè ci sarà richiesta continueremo a farlo. È un modo per mantenere la ditta e far lavorare i dipendenti».
La titolare, Katia Mampreso, ce lo racconta per telefono. Di recente, la Ls Abbigliamento si è mossa anche per i più piccoli, confezionando le mascherine, questa volta in formato mignon. Le ha poi impacchettate, imbustate e regalate all’asilo nido del paese: “Il bosco incantato”. Nei prossimi giorni l’asilo spedirà una mascherina ad ogni famiglia iscritta con un bimbo sopra i due anni. Al di sotto di quell'età le disposizioni pediatriche ne sconsigliano l’utilizzo: i più piccolini non riuscirebbero a comunicare adeguatamente e a togliersela da soli in caso di emergenze. Ci si prepara così già per la fase due, considerando l’ipotesi attorno a cui sta lavorando la Regione per la riapertura già a giugno degli asili nido. «Sono in cotone idrorepellente – continua Katia – per poter essere riutilizzate con lavaggio in acqua fredda con disinfettante comune». Nel suo laboratorio si è ormai arrivati a quota 20mila mascherine confezionale.
«Lavoriamo con la Miroglio, che ci rifornisce di materiale e a cui consegniamo ogni giorno. L’azienda poi lo suddivide per i vari ordini (artigiani, commercianti e così via…). Da un mesetto in più ci occupiamo anche della vendita ai privati. Da quando cioè siamo riusciti a trovare il tessuto giusto, lavabile ed idrorepellente, tramite un nostro fornitore in Meridione. Va lavorato quando è ancora grezzo. Così riusciamo a fornire anche chi nella zona ci chiede le mascherine, è successo, ad esempio, con il Comune di Farigliano. Ovviamente il tessuto idrorepellente costa un po’ di più, ma noi vendiamo i prodotti al minimo indispensabile per ripagare il lavoro dei nostri dipendenti. Rimediamo in questo modo alla cassa integrazione. Alla Miroglio penso che, fino ad ora, avremmo consegnate sulle 20mila mascherine. Per la distribuzione autonoma sul territorio circa un migliaio. Succede che qualche privato di Carrù arrivi direttamente in laboratorio, altrimenti noi le spediamo o le consegno magari direttamente io quanto ritorno a casa a Bene Vagienna». Si cerca comunque di guardare già oltre, alla fine dell’emergenza e l’augurio «con tutto il cuore è di tornare a lavorare solo con l’abbigliamento».
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