Un progetto davvero "green", per un'Amministrazione comunale che guarda con fiducia al futuro nostro e soprattutto dei nostri figli. Utilizzare coccinelle per liberare le piante del centro dai pidocchi, parassiti infestanti che ogni anno, dal momento della schiusa delle uova, tormentano gli alberi. L'idea è dell'assessore Andrea Bertone, che ci tiene però a specificare come le decisioni vengano sempre prese insieme a tutto il gruppo. 200 coccinelle di una specie autoctona sono così arrivate nei giorni scorsi a Farigliano per essere subito "liberate" sugli alberi, dove hanno iniziato a fare "scorpacciata" di afidi, i piccoli dei pidocchi. «Sono ormai diversi anni che utilizzo le coccinelle come "insetti benefici" per combattere i parassiti delle piante nelle mie tartufaie, dove ovviamente non si possono utilizzare insetticidi. Il sistema funziona bene e soprattutto non inquina – racconta Andrea –. Ho parlato con la Regione, che ci ha dato l'ok, quindi abbiamo ordinato le coccinelle online, tramite il sito di un'azienda che si occupa dell'allevamento delle coccinelle. Si tratta di coccinelle autoctone, una specie caratteristica, con soli due pallini neri sulla schiena».
Le coccinelle sono state liberate, a gruppi di tre per ogni pianta, sui tigli, la castagne d'india, i "puciu" e gli arbusti di rose del centro paese. Un'iniziativa completamente naturale, ecologica e rispettosa dell'ambiente, che consente di mantenere "in forma" le piante senza utilizzare prodotti chimici: «Una coccinella può mangiare fino a 30 afidi al giorno – conclude Andrea –, quindi gli effetti della presenza di questi insetti saranno presto evidenti. Sarebbe ottimale utilizzare questa tecnica anche come prevenzione, quindi liberare coccinelle ogni anno, alla schiusa delle uova di pidocchi».