Nella giornata di mercoledì 29 aprile a Roburent si è verificato un altro episodio destinato a lasciare dietro di sé uno strascico di sospetti e polemiche. Sotto lo zerbino antistante la sede della Pro loco che, tra l’altro, condivide l’ingresso con gli uffici comunali, sono state ritrovate delle feci. Un luogo in cui chiunque potrebbe avere accesso, data anche la presenza del defibrillatore. A darne notizia, attraverso i canali social, Viviana Costa, tesoriere della Pro loco, entrata nella sede dell’associazione per ritirare alcuni documenti prima di un incontro programmato con il tecnico comunale al quale ha presenziato insieme con gli altri membri della minoranza consigliare. «Solitamente nei nostri locali si svolge il servizio civile, ora sospeso a causa delle restrizioni in materia di coronavirus – ha spiegato la Costa –. Ho quindi il sospetto di essere stata io il bersaglio di questa “bravata”. Mi dispiace che il nome di Roburent venga sempre associato a questi brutti avvenimenti, però ho ritenuto giusto, a nome dell’associazione di cui sono volontaria, sporgere denuncia presso la locale stazione dei carabinieri nella speranza che episodi simili non si verifichino più». «Auspico che la politica non abbia nulla a che fare con quanto accaduto, altrimenti sarebbe veramente grave» ha commentato il capogruppo di minoranza Michele Valsecchi, anche lui presente al momento dello spiacevole ritrovamento. Gli inquirenti stanno quindi indagando contro ignoti per il reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui.
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