Mondovì: dibattito in Comune sui rischi del 5G. Due ordini del giorno in Consiglio, se ne parla il 20 maggio
Non uno, ma ben due ordini del giorno sul 5G nel prossimo Consiglio comunale. Accade a Mondovì dove, mercoledì prossimo 20 maggio, il Consiglio dibatterà su uno dei temi di attualità più caldi che esistano in questo momento, ovvero quello della tecnologia per la navigazione superveloce. La riunione è in programma alle 17 e l’assemblea, manco a dirlo, si riunirà principalmente via web, viste le norme sul coronavirus tutt’ora in vigore.
COS’è IL 5G E QUALI RISCHI CI SONO? Il dibattito sul 5G è ampio, e non è facile da riassumere. In sintesi, si tratta di una nuova tecnologia che consente un traffico dati wireless molto superiore (si dice fino a 10 volte tanto in download) dell’attuale rete 4G. Questo grazie a una velocità maggiore di trasmissione, a una differente copertura e a un tempo di risposta molto basso. Questa tecnologia è progettata per supportare un numero molto alto di connessioni, ed è quindi alla base degli sviluppi del cosiddetto “internet of things”: non stiamo dunque solo parlando di scaricare velocemente file, inviare foto o vedere film in streaming, ma anche di tutte le future applicazioni degli oggetti, come gli elettrodomestici, che diventeranno smart.
Negli ultimi mesi si è acceso un ampio dibattito sui rischi per la salute umana, in particolare per quel che riguarda l’esposizione all’elettromagnetismo. Alcuni studi hanno rilevato possibili connessioni tra la “elettro-iper-sensibilità” e alcuni sintomi (mal di testa, disturbi cardiaci, stress, ansia…). Il dibattito scientifico e medico è tutt’ora in corso e non è giunto a conclusioni univoche: gli studi, insomma, non sono conclusi. E il dibattito è molto acceso, con posizioni anche radicali dalle due parti, che hanno portato anche a atteggiamenti di vera e propria ostilità rispetto a questa nuova tecnologia e a chi la sta sperimentando (e viceversa).
DUE ORDINI DEL GIORNO - Come detto, sono due gli ordini del giorno che verranno discussi a Mondovì. Il primo che chiede al sindaco di assumere una posizione radicale, sospendendo qualsiasi sperimentazione 5G sul territorio del Comune e vietarne l’installazione fino a quando non saranno chiari gli effetti sulla salute: viene dalla minoranza di centrodestra ed è firmato dai quattro consiglieri Laura Barello, Giampiero Caramello, Luciano D’Agostino e Guido Tealdi. Il secondo, che sta invece su una posizione più morbida e chiede al Comune a muoversi con cautela: questo invece viene da tre consiglieri di maggioranza dei gruppi Mondovì Oltre (Giuseppe Aimo e Gianni Mansuino) e Mondovì Unita (Giulio Marini).
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