Anche quest’anno ha preso il via il censimento del FAI, Fondo ambiente italiano, che in partnership con Intesa Sanpaolo SpA premia i “Luoghi del cuore”. Un’iniziativa importante, giunta alla sua decima edizione, che gratificherà ancora una volta siti unici, spesso dimenticati, ma che rappresentano una parte importante della nostra vita e che vorremmo fossero protetti per sempre. Attraverso il loro voto tutti i cittadini italiani e stranieri potranno assicurare un futuro a quei luoghi che vorrebbero vedere difesi, valorizzati, recuperati. La campagna di sensibilizzazione si pone come obbiettivo quello di sollecitare l’attenzione di cittadini e Istituzioni sul valore del patrimonio storico-artistico e naturalistico italiano e sull’importanza di valorizzarlo, invitandoli ad attivarsi e ad agire concretamente in suo favore. Un percorso “dal basso” che mira a innescare processi virtuosi di tutela. E’ possibile votare tutti i luoghi che rientrano nelle seguenti macrotipologie: beni ambientali, ecclesiastici, urbanistici, archeologici, architettonici e comunque tutti i beni di rilevante interesse, anche se di proprietà privata. Se non presente sul sito, ogni utente potrà autonomamente aggiungere il suo luogo. Per partecipare è sufficiente fare accesso al sito www.iluoghidelcuore.it oppure compilare gli appositi moduli di raccolta voti, scaricabili dal sito web. Il censimento 2020 è iniziato mercoledì 6 maggio e terminerà il 15 dicembre. Per rendere più efficace la raccolta voti, i singoli utenti possono riunirsi in un comitato, creando una rete con gli stakeholder locali come associazioni, pro loco o istituzioni. E’ possibile registrare il proprio comitato nell’apposita sezione del sito da cui scaricare successivamente i materiali personalizzati di raccolta voti. I contributi saranno così suddivisi: 50 mila euro al primo classificato, 40 mila al secondo e 30 mila al terzo. Viene altresì previsto un contributo economico di 5 mila per tutti i luoghi con più di 50.000 voti. Classifiche speciali In sintonia con il “Progetto Alpe”, promosso dal FAI con l’obiettivo di promuovere la tutela e valorizzazione delle aree interne montane, che costituiscono un’ampia parte del territorio italiano e ne rappresentano un significativo elemento di identità, oltre a custodire importanti patrimoni naturali e culturali, ma che al contempo sono rese fragili dalle carenze di servizi e di opportunità e da condizioni di vita più difficili, da cui derivano spopolamento e impoverimento, è stata introdotta una classifica speciale “Italia sopra i 600 metri”. Si aggiunge quest’anno una seconda classifica speciale dedicata ai “Luoghi storici della salute” a memoria del periodo drammatico che ha condizionato il nostro Paese in questo anno di censimento. Siti storici o storicizzati, di costruzione risalente almeno a 70 anni fa, per ricordare quanto il benessere di corpo e mente abbia radici importanti nel nostro Paese e una tradizione secolare che si esprime dalle terme romane alle farmacie storiche simbolo del progresso della scienza, dagli ospedali nati nel Rinascimento ai padiglioni moderni, agli archivi storici degli ospedali che conservano produzione documentaria di alto valore culturale. Il luogo che otterrà il maggior numero di voti all’interno di ognuna di queste classifiche speciali potrà beneficiare di un contributo fino a un massimo di 20 mila euro per un intervento di tutela o valorizzazione. I luog hi più amati della passata edizione Per quanto riguarda il Monregalese, i siti maggiormente apprezzati nella nona edizione del censimento erano stati il Santuario di Santa Lucia, nel Comune di Villanova M.vì, e il castello di Valcasotto, nel Comune di Garessio. La grotta- Santuario risalente al XV secolo, importante punto di riferimento per la lotta partigiana, aveva ricevuto tutela dal punto di vista monumentale- paesaggistico proprio grazie al lavoro degli uffici del FAI e all’interessamento del comitato villanovese “Ama il tuo paese” espresso anche attraverso il censimento del 2014. Per l’antica certosa fondata nell’XI secolo e trasformata dai Savoia in una sontuosa residenza di caccia potrebbe invece trattarsi del definitivo slancio verso l’attesa rinascita. Pochi giorni fa è stato infatti approvato dal Consiglio regionale l’ordine del giorno che ne prevede la fruibilità turistica nell’estate. Purtroppo ogni anno sul sito FAI si ripropongono due diverse pagine dedicate alla reggia che rischiano di provocare una dispersione di voti: è utile ricordare che quella a cui fare riferimento è denominata “Castello reale di Valcasotto”, nel Comune di Garessio.
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