Quarto appuntamento settimanale, in questo mese mariano, per l’iniziativa proposta dal vescovo con l’intento di condividere la preghiera del Rosario a maggio, come suggerito in particolare da Papa Francesco riscoprendo questa stessa preghiera alla portata di tutti, e quindi con l’intenzione di pregare insieme, Zona pastorale per Zona pastorale, in suffragio dei defunti per i quali in questi mesi, sotto i vincoli restrittivi in ragione del rischio contagio, non si è potuto celebrare regolare e compiuta sepoltura. I nomi di coloro che sono morti nel tempo della pandemia sono ricordati ad alta voce dai parroci, in queste occasioni: mercoledì 27 maggio, alle 20, questo momento significativo è previsto nella parrocchiale di S. Lorenzo a Villanova (per la Zona pastorale Val Pesio - Val Ellero), con la presenza del vescovo, la preghiera del Rosario e poi l’Eucaristia (con diretta streaming) per consentire a tutti, in particolare alle famiglie dei defunti, di unirsi idealmente. Gli appuntamenti precedenti si sono tenuti al Santuario di Valsorda a Garessio, al Santuario del Deserto di Millesimo, al Santuario della Mellea a Farigliano.
COME SEGURE LA CELEBRAZIONI – «La Messa concelebrata dai sacerdoti della Zona Val Pesio - Val Ellero con il vescovo, in suffragio di tutti i defunti tumulati in questi mesi senza la Messa, a motivo del Covid-19, e programmata in un primo tempo a Madonna del Pasco – spiega il cambio di sito il vicario zonale don Giampaolo Laugero –, viene celebrata mercoledì 27 maggio, ore 20, nella chiesa di San Lorenzo in Villanova M.vì. Ciò per due motivi: il sistema di diffusione radiofonico che consente di raggiungere molte più persone e l’impianto di qualità installato per la diretta streaming che garantisce una migliore regia con immagini più curate. Inoltre, tradizionalmente, la Parrocchia di San Lorenzo festeggia con solennità l’Addolorata, resa visivamente presente dal bel gruppo scultoreo del Roasio. Chi meglio di Maria Addolorata può in questo momento essere vicino a chi ha sofferto per il Covid-19?». Si può seguire la Messa in diretta streaming sul canale You Tube Parrocchie Villanova Mondovì.
LA CHIESA PARROCCHIALE DI SAN LORENZO – La Parrocchiale di San Lorenzo è più recente, fu costruita tra il 1820 e il 1833, su disegno dell’architetto Silva, secondo lo stile neoclassico. La facciata è più tarda, e risale al 1889. Dal 1844 la chiesa è divenuta succursale della parrocchia di Santa Caterina, parrocchia autonoma dal 1910. È decorata dagli affreschi del pittore peveragnese Giuseppe Toselli, nella volta e nel coro, mentre le marmoreggiature e le screziature delle colonne sono di Andrea Zavattaro. La chiesa vanta un coro settecentesco, scolpito da Pietro Canonica e un gruppo ligneo di grande pregio dedicato all’Addolorata, scolpito da Antonio Roasio nel 1876. L’organo è opera del centallese Vegezzi Bossi, recentemente restaurato. La chiesa ha subito un primo ciclo di restauri nel 1973, nel 1988 è stata arricchita di quattro nuovi affreschi dipinti dal pittore Nino Pirlato.
IL SANTUARIO DELL'ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE DI MADONNA DEL PASCO – Il Santuario dedicato all’Assunzione della Beata Vergine di Madonna del Pasco a Villanova risale al 1676. La sua prima facciata viene ultimata nel 1705, quella attuale è del 1897, ristrutturata recentemente, nel 1985-86: è caratterizzata da quattro grandi colonne di stile Corinzio, che sorreggono un frontale triangolare con la Madonna al vertice. Fu il monsignor Ghilardi, nel 1845, a farlo diventare Parrocchia. Il Santuario sorge in collina, a un’altitudine di 526 metri. Al suo interno, è custodito l’affresco dedicato alla Madonna del Pasco, originariamente da un antico pilone: secondo la tradizione, risale al XV secolo. La grande devozione popolare vide il pilone diventare una cappella e poi il Santuario. La chiesa fu costuruita dai capomastri Andrea Pozzo da Villanova e Bartolomeo Aprile da Lugano. Gli affreschi e gli stucchi in stile barocco sono della fine del XVII secolo. Il Santuario fu consacrato il 14 agosto del 1895 dal monsignor Pozzi, il cui busto è ancor’oggi visibile alla destra dell’atrio della chiesa.