
«Porto il cinema nei paesini e nelle borgate». Come un novello “uomo delle stelle” che, nel celebre film di Tornatore, gira la Sicilia del dopoguerra con un autocarro, un tendone e una macchina da presa, il regista fariglianese Remo Schellino si lancia in un progetto dal sapore antico e dal fascino profondo. Agli inizi della storia del film esistevano cinema ambulanti che, percorrendo le campagne in lungo e in largo, trasmettevano la magia di questa settima arte. Se il personaggio interpretato da Sergio Castellitto, lo scaltro Joe Morelli, cercava di sbarcare il lunario proponendo provini fittizi agli ignari contadini, il nostro “uomo delle stelle”, Remo, vuole all’opposto rilanciare il senso più intimo del cinema, la cui protagonista principale, la vera star, è la memoria storica. Ed ecco spuntare dal cilindro il progetto “Memoria itinerante”, sviluppato dalla casa di produzione cinematografica “Polistudio” di Remo Schellino, con la collaborazione di Fredo Valla e del Comitato territoriale ARCI Asti, Langhe e Roero. «L’obiettivo è quello di divulgare il documentario d’autore nei paesini delle Langhe, del Roero, dell’Astigiano e delle Valli monregalesi – ci spiega Remo –. Un connubio in cui regista e pubblico uniscono le forze per dare vita un evento che da sempre crea inclusione, condivisione e cultura. Non a caso questa rassegna cinematografica itinerante si chiama “Terra, cielo e altre storie”».
«Porto il cinema nei paesini e nelle borgate»
«Nulla siamo se non la somma dei nostri ricordi – continua Remo –. Per questo mi piace l’idea di proiettare i miei documentari nei luoghi periferici, nei piccoli borghi, nei paesini dove il cinema non è mai arrivato. I documentari tratteranno temi legati al sociale, ad avvenimenti storici, alla memoria come storie di alto valore per conoscere il passato e comprendere il presente. Ispirato dalla tradizione del cinema ambulante – continua Remo – utilizzo una vecchia auto storica, un Renault 4, utile a trasportare tutta l’attrezzatura cinematografica per una proiezione all’aperto: un grande schermo bianco, due casse acustiche, un proiettore e un lettore per leggere i vari formati».
L’obiettivo del regista di Naviante è chiaro: condividere cultura e storia nei luoghi dove la cultura e la storia sono nate. L’appello è dunque rivolto ai vari Comuni o Enti del territorio interessati a sviluppare questo progetto. «La proiezione può essere fatta in qualsiasi luogo buio, in uno spazio idoneo alle norme sul distanziamento sociale – dice ancora Remo –. Si possono preventivamente limitare i posti a sedere distribuendo a distanza le sedie, che dovranno essere fornite dall’Ente. Il tempo d’installazione è di circa un’ora e si richiede una presa di corrente nelle immediate vicinanze. La scelta del documentario da proiettare sarà fatta dall’Ente ospitante visionando il sito: www.remoschellino.it dove troverà tutti i titoli con la sinossi e il trailer. Una copia del Dvd sarà data in omaggio all’Ente ospitante. Chi fosse interessato può contattarmi al 335 5389881 oppure via mail remoschellino@alice.it».