Il costo di vite umane, nei numeri, lo si è purtroppo calcolato da tempo. Ma ora le RSA devono fare i conti anche con l'altro lato dell'emergenza Covid: quello economico. Un calcolo "a spanne" dice che il coronavirus, sulle casse del "Sacra Famiglia", peserà quasi il 10% in più del bilancio. Una mazzata. Nell'arco di 3 mesi, da marzo a oggi, la RSA di Mondovì si è trovata con 43 posti vuoti su 113. Una trentina, da marzo, i decessi. I posti lasciati vuoti non potevano assolutamente essere rimpiazzati da nuovi ingressi: e il peso finanziario di 30-40 rette in meno è alto, molto alto. A farne le spese purtroppo sarà il personale: a partire dal 30 giugno, il "Sacra Famiglia" lascerà a casa 15 oss oggi a contratto via agenzia interinale.
Dal CdA, il vicepresidente Bruno Lombardi lancia l'allarme e chiede aiuto agli Enti: «Siamo stati lasciati da soli in una situazione drammatica - dice -: ora dobbiamo fare i conti con una enorme riduzione delle rette e con tanti costi in più per l'acquisto di protezioni, per la sanificazione, per tutte le spese che abbiamo dovuto sostenere durante l'emergenza. Abbiamo dovuto allestire due reparti Covid con 48 posti: in pratica, abbiamo fatto quanto un ospedale, ma senza nessuna risorsa aggiuntiva».
Flaviana Desogus, Fp CISL: «La situazione del personale è molto preoccupante. La direzione ha convocato, una per una, 15 oss comunicando che dal 30 giugno verranno lasciate a casa. Fino al 2019 erano a contratto a tempo determinato, poi sono passate sotto agenzia interinale con contratto semestrale. Tutte speravano nel rinnovo». Nessuno, a gennaio, poteva pensare che sarebbe arrivato lo tsunami del Covid-19. «Tante Case di riposo ora sono in questa gravissima situazione, e a farne le spese sono i dipendenti. Qualcuno deve fare qualcosa».
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