Ipercoop Mondovicino a fianco di Caritas Mondovì
Ci sono Mario e Teresa che nel picco dell’emergenza sanitaria non hanno mai smesso di venire. E come loro tutti gli altri volontari della Caritas di Mondovì: entrano con il furgoncino nei magazzini Ipercoop, caricano le casse di cibo e le riportano indietro vuote. Tutte le settimane. Gente che «si sbatte», in un periodo in cui chi chiede aiuto aumenta di giorno in giorno. Sono loro i protagonisti di quella lotta silenziosa e quotidiana allo spreco alimentare, che avviene nel “dietro le quinte” dell’Ipercoop di Mondovicino. La catena si mette in moto ad ogni verifica mattutina, quando i dipendenti asportano accuratamente quei prodotti che per svariati motivi (lievi ammaccature alla confezione, data prossima alla scadenza) non possono purtroppo più essere venduti, ma sono completamente consumabili. Dal magazzino vengono poi letteralmente “sparati” – con l’apposita pistola che li scarica dal sistema contabile – e messi nelle varie ceste. Ce ne sono di vari colori: per i prodotti alimentari industriali, per i prodotti freschi invenduti da ritirare la sera, per i prodotti di igiene alla persona e anche per le crocchette da dare ai cani (donate in questo caso a “Una zampa per la vita”). Cifre importanti, che oltretutto vogliono dire tonnellate di rifiuti in meno.
Il servizio video: tutte le iniziative di Ipercoop Mondovicino contro lo spreco
Da quando Cosimo Giudice è arrivato alla direzione dell’Ipercoop di Mondovicino la sensibilità sul tema non è mai passata di vista. È proprio lui ad accompagnarci nel tour delle operazioni, snocciolando i numeri. «Nel 2019, con il progetto “Buon fine” siamo riusciti a donare alla Caritas monregalese 14.548 chili di prodotti, per un valore stimato attorno ai 60mila euro. Sommando tutti i punti vendita Coop Liguria (di cui fa parte anche quello di Mondovicino) si parla di 59 tonnellate, del valore di 772 mila euro. Il tema era emerso già vari anni fa quando vedevamo che si buttava via sempre un po’ troppo cibo. Nel 2007 è partito il progetto, voluto dagli stessi dipendenti».
La spesa... sospesa
La Caritas ne ha bisogno, Mario con lo sguardo tenero e tutta la passione da volontario ci spiega che lunedì ha riaperto la mensa: «I posti prima erano 25, adesso facciamo due turni da 12. L’aumento di gente è innegabile e l’Ipercoop ci ha aiutato davvero tantissimo, anche con la “spesa sospesa”. Ci serve per confezionare i nostri pacchi famiglia». Di cosa si tratta? Un carrello, lasciato all’ingresso, dove i clienti possono donare parte della loro spesa. Continua il direttore Giudice, uno che di posti ne ha girati tanti: «Credetemi, qua nel Monregalese c’è davvero una bella risposta quando si parla di solidarietà». Poco oltre indica un paio di contenitori: «Qui mettiamo i prodotti vicino alla scadenza, li scontiamo fino al 66% per invogliarne ancora l’acquisto. Un’iniziativa simile riguarda il cibo lavorato da noi, fresco o cotto. Mandiamo un annuncio tutte le sere, tre quarti d’ora prima della chiusura: sconto del 50%. L’abbiamo chiamato “happy hour”. Ma c’è di più. Per ovvi motivi quest’anno non abbiamo potuto realizzare l’assemblea dei soci e Coop Liguria ha deciso di devolvere l’intera spesa che sarebbe stata utilizzata per i prodotti omaggio a varie Onlus». Contro lo spreco, l’arma che funziona di più è sempre quella della solidarietà.
INSERTO REDAZIONALE