Lavanda boom: migliaia di turisti nei campi di Sale San Giovanni

Week-end da afflusso record. Il sindaco: «Per noi è una grande risorsa, ma ora dobbiamo gestire la viabilità»

Lavanda boom: migliaia di turisti nei campi di Sale San Giovanni

Lavanda boom: migliaia di turisti nei campi di Sale San Giovanni. Lo scorso fine settimana, ma anche durante i giorni antecedenti, si è registrato nel Comune di Sale San Giovanni un grande flusso di turisti che hanno visitato i campi di lavanda, diventati ormai attrazione a livello nazionale. Un vero fiume di persone, si ipotizzano migliaia di persone. «Più gente quasi che durante la fiera dello scorso anno». Spiegano dall’Ufficio turistico che è allestito ogni giorno (tranne il lunedì) nella piazzetta del Comune fino a metà luglio per offrire informazioni e cartine dei percorsi. Le strade comunali che conducono alle coltivazioni sono state vietate alle auto e alle moto e sono percorribili solamente a piedi. È stata, inoltre, stabilita tale restrizione anche per mercoledì 24 giugno, giorno in cui si celebra San Giovanni. Per quanto riguarda le biciclette dovranno essere condotte a mano nei tratti asfaltati. I campi sono visitabili sempre in autonomia e non ci sono orari né obblighi di prenotazione. Durante la settimana l’itinerario verde è percorribile anche in auto e moto, mentre i percorsi “azzurro” e “arancione” sono sempre vietati a macchine e moto.
L’affluenza massiccia ha destato alcune preoccupazioni per l’organizzazione dei parcheggi e del flusso della viabilità, domenica molto intensa.

Lavanda boom: migliaia di turisti nei campi di Sale San Giovanni

«Indubbiamente c’è una grande soddisfazione per l’afflusso ai nostri bellissimi campi di erbe officinali – commenta il sindaco, Costantino Germone –. Credo che il momento dovuto al post emergenza Covid abbia influito su questi grandi numeri. Infatti la gente non potendo magari raggiungere altri luoghi preferisce i posti più vicini per respirare il verde, la natura e godere dei grandi benefici che i nostri luoghi offrono. Siamo a metà strada tra Torino e il mare, un punto turistico strategico. Per noi, questo afflusso, è una grande cosa da gestire; abbiamo avuto alcune difficoltà domenica scorsa. La Provinciale ha avuto un traffico lentissimo per un paio d’ore. Ci spiace che a causa di questa congestione di traffico molte persone non sono riuscite a raggiungere le coltivazioni. I rallentamenti a un certo punto sono iniziati dopo la frazione Mollere di Ceva per terminare in località Gamellona. Abbiamo dovuto far defluire il traffico lungo una strada comunale secondaria, che avevamo chiuso al traffico per favorire le passeggiate nella lavanda. Stiamo cercando di capire come gestire meglio il prossimo fine-settimana. Ipotizzando che ci sia ancora un riscontro simile. Ringrazio la Polizia municipale dell’Alta Langa per l’aiuto dello scorso week-end e i volontari del paese che ci hanno aiutati. Un grazie all’Amministrazione comunale di Sale Langhe per il supporto e agli abitanti per la pazienza a causa nel continuo traffico».

«Per il prossimo fine-settimana pensiamo di organizzare diversamente i parcheggi lungo la Provinciale e aumenteremo l’assistenza. Ci saranno la Polizia municipale, la Protezione civile e i volontari della Pro loco. Aumenteremo i punti di ristoro e cercheremo di non far mancare niente ai turisti che verranno. Ringrazio anche gli agricoltori che coltivano le piante officinali che possono aver avuto piccoli danni nei campi. Sono infine molto contento che le attività commerciali anche distanti 40 chilometri da noi abbiano avuto un riscontro economico positivo. Le migliaia di persone hanno portato introiti a lungo raggio e di questo sono molto felice».

Anche l’invito al rispetto delle coltivazioni

Sono giorni intensi per le presenze da ogni dove, nel borgo e sui pendii di Sale San Giovanni, in ragione della fioritura in corso, per le piantagioni di lavanda (un vero fiore all’occhiello di questo paese ormai noto soprattutto per questa coltivazione). Le immagini di queste colline tinte di viola sono di grande suggestione e di forte richiamo. Complice anche la stagione del tutto particolare che stiamo vivendo, per via del lockdown e delle misure restrittive anti-contagio, molti scelgono più che mai il “turismo a km 0” riscoprendo il fascino dei campi di lavanda nostrani. Specialmente nei week-end, ma non solo, in questa fine del mese di giugno, il sito di Sale San Giovanni è praticamente “preso d’assalto”, con l’intento anche di compiere camminate e fare trekking sui percorsi previsti ed indicati che portano in mezzo alla lavanda appunto. Auto e camper popolano gli spazi disponibili, in misura davvero accentuata. La lavanda è coltivazione che prevede molta cura e che comporta il raccolto appena – fra qualche giorno – inizia la sfioritura, con una tempistica da adottare con estrema attenzione. E mentre quasi non sorprende più l’arrivo di tanti turisti, c’è anche un’istanza che abbiamo raccolto da chi si occupa professionalmente dell’agricoltura di collina, proprio dentro questi campi a lavanda. Ed è un invito al rispetto dei siti, evitando ogni traccia di rifiuti dispersi, e cercando di non “invadere” gli stessi campi coltivati che possono poi subire danneggiamenti assortiti nelle piantagioni moto delicate. E pure c’è l’appello a non considerare i terreni come aree in cui muoversi in totale libertà: infatti le coltivazioni di frutta (ciliegie), verdura, ortaggi, fienagione… non sono a disposizione di chi arriva, ma sono il risultato di un lavoro e di una cura di chi se ne occupa, costantemente.

 

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