«Questa volta il sindaco ha sbagliato i conti». Questa l'accusa che arriva da tre quarti della minoranza di centrodestra di Mondovì - manca la firma di Luciano D'Agostino - sulla vicenda che riguarda la "bocciatura" della nomina di Gabriele Campora in Fondazione CRC (leggi qui).
La reazione dei tre consiglieri di minoranza arriva a una settimana di distanza dai fatti: «Il chiacchiericcio in città era già presente da alcune settimane ma ora è sulla bocca di tutti - scrivono Guido Tealdi (Lega), Giampiero Caramello (Forza Italia) e Laura Barello (Lista Garello) - : l’ultima nomina proposta dall'Amministrazione Comunale di Mondovì per ricoprire il ruolo di consigliere presso la Fondazione CRC Cuneo è stata respinta. Non una nomina qualsiasi, ma una di quelle che contano, di quelle poltrone che ingolosiscono molti e per questo assai ambita. Ma è probabilmente la prima volta in assoluto che si registra un fatto del genere, ovvero che la persona indicata dall’amministrazione comunale venga valutata priva dei requisiti necessari e "rimandata al mittente". Gabriele Campora, fino a poche settimane fa capo di gabinetto del sindaco, nonché componente di spicco della sinistra monregalese, ha indubbiamente dimostrato in questi anni capacità e lungimiranza politica ed ha anche maturato una significativa esperienza una volta arrivato "nella stanza dei bottoni" (così aveva pubblicamente definito il governo cittadino). Qualità che sicuramente avrebbe saputo ben impiegare passando da una stanza a un'altra, quella dei "bottoni grossi" della cassaforte di Cuneo, la Fondazione CRC. Questa volta, però, pare che il sindaco e il suo "Patto Civico" non abbiano fatto bene i conti: mancano i requisiti necessari e non è difficile immaginare che un’Amministrazione comunale che nelle sue fila vede diversi avvocati non la darà vinta facilmente. Possiamo aspettarci una "guerra" a suon di carte bollate e ricorsi: a chi potrà giovare tutto questo? A nessuno. Speriamo di sbagliarci. Come rappresentanti dell’opposizione cittadina ci auguriamo, nell’interesse della comunità monregalese, che si possa invece giungere ad una soluzione di tipo bonario e che la città disponga al più presto di un rappresentante all’interno dell’organo di indirizzo della Fondazione CRC».
Come scrivevamo la scorsa settimana, questa storia potrebbe essere solo all'inizio.