L’incubo Covid non è finito: prorogate le restrizioni fino al 31 luglio

Stop a sagre e discoteche fino al 31 luglio. Con un nuovo Dpcm, il Governo ha prorogato di 15 giorni le restrizioni attuali. Resta l'obbligo delle mascherine

L'incubo Covid non è finito: prorogate le restrizioni
L'incubo Covid non è finito: prorogate le restrizioni

L'incubo Covid non è finito: prorogate le restrizioni. Complice l’estate, il bel tempo e la comprensibile voglia di uscire dopo mesi di lockdown stringente, in queste settimane, un po’ ovunque in Italia e anche qui da noi, si possono notare comportamenti davvero “al limite del regolamento”. Assembramenti senza indossare mascherine o situazioni in cui le distanze interpersonali non vengono assolutamente rispettate sono ormai all’ordine del giorno, tanto da indurre a pensare che ormai i giorni tristi del Covid siano solo un brutto ricordo. La situazione contagi e i nuovi casi emersi nelle ultime settimane però fanno capire invece che il problema non è ancora affatto risolto, anzi, se non si continueranno a rispettare in maniera scrupolosa le regole di comportamento attuali, è reale il rischio che la situazione possa nuovamente peggiorare in futuro, magari con l’arrivo dell’autunno. Per questi motivi, martedì 14 luglio, con un nuovo Dpcm, il premier Giuseppe Conte ha prorogato le disposizioni in vigore, prolungando lo “stop” per discoteche non all’aperto, fiere e sagre, che dovranno rimanere ferme con le quattro frecce, almeno fino al 31 luglio. Tutto resta com’è, quindi. Segno tangibile che la ripresa è tuttora in corso, ma che la strada verso la tanto agognata normalità è ancora lunga, ricca di insidie e soprattutto legata a doppio filo al buon senso delle singole persone, specialmente nei comportamenti da tenere fuori casa o nei locali pubblici. Una decisione “forte” quanto annunciata, quella del Governo, che ora punta sul rafforzamento dei controlli sulle spiagge, nei bar, nei ristoranti e nelle palestre, mentre i gestori rischiano pesanti sanzioni in caso di irregolarità. Rimane quindi l'obbligo delle mascherine nei locali chiusi e in tutti gli altri luoghi dove non è possibile rispettare il distanziamento sociale, stabilito in almeno un metro tra le persone. La curva epidemica, soprattutto in alcune Regioni, non consente allentamenti, come era stato programmato invece nel decreto precedente. Nei colloqui con i governatori delle diverse Regioni, il ministro agli affari regionali, Francesco Boccia, ha chiesto di non discostarsi dalla linea di prudenza che si basa sulle tre misure base: mascherina, un metro di spazio interpersonale e igienizzazione frequente delle mani.

L'incubo Covid non è finito: prorogate le restrizioni. Resta l’obbligo mascherine

L'incubo Covid non è finito: prorogate le restrizioni fino al 31 luglio. Il nuovo Dpcm ribadisce che, per entrare negli uffici pubblici, nei negozi e nei centri commerciali, la mascherina deve essere indossata e deve essere usata correttamente; resta obbligatorio l’uso al ristorante, quando ci si alza per andare alla cassa oppure al bagno, quando si entra nelle palestre prima di cominciare l’allenamento, dal parrucchiere o nei centri estetici, negli ambulatori pubblici o privati, nelle strutture sanitarie, nei musei, nei cinema, nei teatri, su treni, sugli autobus e sulle metropolitane. I commessi e le commesse nei negozi, i camerieri, i banchisti e i ristoratori in generale, il personale negli uffici pubblici e tutti i sanitari non dovranno togliere mai la mascherina. E per controllare che qualcuno non “faccia il furbo”, per esempio tenendo la mascherina abbassata sul mento, sono previsti controlli serrati. In arrivo multe salate e provvedimenti molto seri per i trasgressori, fino al possibile ritiro della licenza per il gestore o, comunque, alla chiusura temporanea forzata del locale. Controlli anche sulla movida, ricordando che all’aperto non è obbligatorio indossare la mascherina, a patto che sia possibile mantenere il giusto distanziamento tra i presenti.

Sagre estive monregalesi nel caos, tra annullamenti e modifiche al format

Niente via libera, almeno fino a fine mese, per fiere, sagre, eventi pubblici e discoteche al chiuso, che invece si pensava potessero tornare alla normale attività già dal 14 luglio. Il Governo, proprio per l'incertezza di poter garantire il distanziamento sociale, ha deciso di prorogare lo stop, lasciando comunque alle Regioni la libertà di autorizzare alcune riaperture, valutando caso per caso, in base all’andamento dei contagi. Alla luce del nuovo Dpcm, anche nel Monregalese la situazione resta di totale incertezza. Gli eventi estivi previsti tra giugno e luglio sono ovviamente stati cancellati, ma rischiano di essere annullate anche le grandi manifestazioni delle prossime settimane. Già “saltata” la prossima “Sagra della Raschera” di Frabosa Soprana, il caso più eclatante riguarda la “Fiera del Santuario” di Vicoforte di inizio settembre, ormai davvero ad un passo da un annullamento che sarebbe clamoroso, vista la storicità dell’appuntamento. Stessa situazione per quanto riguarda la “Fiera della Zucca” di Piozzo, i cui “addetti ai lavori” stanno seriamente pensando di rinunciare. In questo clima di caos generale, emergono poi le situazioni più disparate. Sulla “Fiera dell’artigianato” di Mondovì ci si esprimerà ufficialmente tra qualche giorno; l’evento sembra andare comunque verso una versione rivoluzionata, con percorso obbligato e ingressi contingentati. Il “Festival della tv” di Dogliani, posticipato da maggio ad inizio settembre, attualmente resta invece confermato. Per garantire lo svolgimento degli incontri con i vip è stata pensata una formula del tutto nuova: eliminazione del grande padiglione coperto, appuntamenti solo all’aperto, ingressi contingentati, distanziamento tra i posti a sedere assegnati e divieto di creare assembramenti (spegnendo così, sul nascere, i possibili sogni di gloria degli immancabili “cacciatori” di selfie). Per assicurare almeno un grande evento estivo, a Bagnasco si è pensato di unire i due appuntamenti principali in un’unica manifestazione: “Bagnasco a colori” e la “Polenta in piazza” sono così confluite nella nuova “Polenta a colori”.

Il post su Facebook del ministro Speranza

"220 mila contagi Covid in un solo giorno a livello mondiale. Mai prima un numero così alto in sole 24 ore. Questo ci dice che non è vinta e che serve ancora attenzione da parte di tutti. Dobbiamo continuare a seguire la linea della prudenza e della gradualità" ha scritto il ministro della salute, Roberto Speranza, su Facebook, ricordando che il virus è ancora in circolazione, ragion per cui è importante fare un passo alla volta e continuare a rispettare tutte le norme messe in campo dal Governo.

 

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