L’emergenza Covid rischia di far “saltare” la Fiera della Zucca di Piozzo

Comune e Pro loco decideranno a breve se organizzare l’evento o rimandare al prossimo anno. Il sindaco: «Le difficoltà sono molte. Come fare a gestire un grande afflusso di visitatori?»

La prossima “Fiera della Zucca” di Piozzo si farà oppure no? È vero che al tradizionale appuntamento autunnale di ottobre manca ancora parecchio tempo, ma Amministrazione comunale e Pro loco devono necessariamente “partire per tempo” nell’allestimento della kermesse, visto la sua portata e il successo crescente, che negli anni hanno portato in paese un numero sempre più consistente di visitatori. Il sindaco Antonio Acconciaioco non appare particolarmente ottimista sull’edizione 2020: «A breve ci incontreremo con la Pro loco e scioglieremo definitivamente le riserve – spiega –. Il rischio che l’edizione 2020 possa saltare a causa delle norme anti contagio da Covid comunque, purtroppo, è reale. Stiamo pensando a diverse soluzioni e a formule “alternative”, che consentano di gestire la situazione in maniera più agevole, ma le difficoltà sono parecchie». Già, perché se negli anni scorsi ogni turista in più che arrivava a Piozzo per la Fiera era ovviamente ben accetto, quest’anno si rischia invece di avere una situazione completamente capovolta. Per uno svolgimento “ottimale” della manifestazione infatti bisognerebbe sperare che in paese non arrivassero troppi visitatori. Un ragionamento “contro natura” per una Fiera promozionale come quella piozzese, che dovrebbe appunto basarsi sul grande afflusso di pubblico. Le disposizioni legate all’emergenza sanitaria però, ad oggi, non lasciano spazio a molte interpretazioni. Ingressi contingentati e distanziamento sociale tra i presenti, sarebbero fondamentali per una Fiera “in sicurezza”. «Stiamo ipotizzando anche di “spalmare” la Fiera su due weekend – aggiunge il sindaco –. Per permettere a più persone di visitarla in momenti diversi, senza assembramenti in un solo giorno. Dal punto di vista pratico però come sarebbe possibile “indirizzare” metà pubblico su un weekend e l’altra metà su quello successivo? Se si decidesse di procedere con l’organizzazione, si punterebbe comunque ad una Fiera “ristretta”, alla quale potrebbero partecipare soltanto i produttori di zucche e alcuni chioschetti di street food. Ad oggi però, lo ribadisco, l’edizione 2020 resta fortemente in bilico».

Ipotesi di “Fiera ristretta”: solo zucche e street food
Se la Fiera venisse organizzata, si assisterebbe comunque ad un edizione 2020 in formato “ristretto”, con la sola presenza dei produttori di zucche e di qualche chioschetto di street food. Gli altri produttori agricoli, gli ambulanti e i banchetti artistici che assiepavano ogni anno le strade del paese, non potrebbero quindi partecipare.

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