Il prefetto Giovanni Russo lascia Cuneo, dopo quasi sette anni vissuti come rappresentante di Governo nella Granda. Da agosto sarà in pensione. È lui stesso a renderlo noto, con una personale e riservata telefonata indirizzatami venerdì scorso. Una telefonata di commiato e di saluto, ma anche di stima, che mi ha sorpreso e quanto mai inorgoglito. Un’occasione, anche, per parlare degli anni trascorsi a Cuneo, con i molti cambiamenti vissuti, visti da una posizione privilegiata, ma anche di grande responsabilità. Giovanni Russo aveva assunto la funzioni di prefetto di Cuneo il 30 dicembre 2013. Di origini napoletane, laureato in Giurisprudenza, (sposato con la signora Maria Luisa e padre di Rebecca, 14 anni) prima di Cuneo ricoperse l’incarico di prefetto a Oristano. In Piemonte, a Torino, dove giunse nel 1982, si è però svolta la maggior parte della sua carriera, per ricoprire ruoli di sempre maggiore importanza, fino a quello di vicario della Prefettura del capoluogo regionale.
Il prefetto Giovanni Russo lascia Cuneo
Nell’insediarsi a Cuneo, rivolse ad autorità civili, militari, religiose e sindaci, il suo personale saluto: «Con entusiasmo ed orgoglio, particolarmente lieto di servire la comunità cuneese, della quale conosco le antiche tradizioni di cultura e civiltà, sempre unite a quella tenace operosità che le conferiscono un ruolo trainante, nello sviluppo del nostro Paese». E ancora: «Sono pienamente consapevole della delicatezza dei miei compiti, anche per l’esigenza da me vivamente sentita, di perseguire un saldo e proficuo rapporto fra società civile e istituzioni». Risultato pienamente raggiunto. Al prefetto Giovanni Russo il grazie per il personale rapporto stabilito negli anni e i migliori auguri per un sereno ritorno a Torino.
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