Non si è fatta attendere la replica del sindaco e dell'Amministrazione alla dura lettera della minoranza di centrodestra arrivata questa mattina (leggi qui) che ha definito la scelta del Comune di costruire una nuova piscina all'aperto a Sant'Anna Avagnina "illogica, inopportuna e del tutto non condivisibile".
Ed è una replica, quella dell'Amministrazione, che entra parzialmente nel merito della vicenda riportando a galla anche uno scenario precedente: fin dal 2004 esisteva uno "studio di fattibilità" per fare una piscina all'aperto al Ferrone, a fianco di quella coperta. Lo studio sarebbe stato redatto da un professionista monregalese (il quale, fra l'altro, lo ha spiegato lasciando un commento sulla pagina facebook de L'Unione Monregalese, ndr).
«Abbiamo letto con attenzione le considerazioni svolte pubblicamente prima dal Consigliere Tarolli (Centrosinistra) e poi dai consiglieri Tealdi, Caramello, Barello e D’Agostino (Centrodestra). Condividiamo appieno lo spirito di confronto ed apprezziamo le tante idee che ci vengono suggerite, alcune delle quali peraltro conosciute e mai messe in atto: ci riferiamo, in particolare, agli amici che hanno governato Mondovì fino al 2017. Sono loro, infatti, a evidenziare con più forza la necessità di realizzare questo impianto all’aperto nei pressi della piscina coperta. Peccato che agli atti del Comune ci siano prima uno studio di fattibilità (2004) per un intervento accanto all’attuale impianto natatorio, poi la progettualità riferita a loc. Beila che chi ci ha preceduto contava di sottoporre alla Fondazione nell’ambito del bando “Faro”. Orbene, non ci pare di intravvedere nessuna delle due realizzazioni. Ora, invece, i colleghi di minoranza ci dicono che Sant’Anna è una zona della nostra città che andrebbe considerata di serie B: semplicemente, noi siamo di diverso avviso e porteremo a termine anche la realizzazione del marciapiede, altro progetto di cui si parlava prima ancora che molti degli attuali Amministratori portassero i calzoni corti. Oltre a dire un doveroso ‘grazie’ alla Fondazione CRC, segnaliamo con una battuta la macroscopica differenza: tra il dire ed il fare, c’è di mezzo…una piscina».
Per quel che riguarda la scelta del terreno (altro punto contestato dalla minoranza), il sindaco ci spiega: «L'appezzamento a Sant'Anna non ha costi per il Comune: viene ceduto nell'ambito di un PEC». E il terreno alle spalle dell'attuale piscina in corso Europa? «Per ottenere i fondi dalla Fondazione CRC, il Comune deve già avere la disponibilità giuridica del terreno: invece, quando tempo fa avevamo contattato i proprietari del terreno che sorge alle spalle degli impianti, non ci era stata manifestata disponibilità di cessione immediata. Inoltre consideriamo quel terreno non idoneo a un impianto "ludico" proprio a causa della sua collocazione».