"Nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti". La profezia di Andy Warhol si sta trasformando, lentamente, in realtà. Nell'era della rete davvero chiunque ha la possibilità di raggiungere una platea di pubblico potenzialmente illimitata. Questo naturalmente apre una serie di opportunità ma anche di rischi. Inizialmente internet e le piattaforme social sono state persino sottovalutate, la gente inseriva qualsiasi tipo di contenuto con la percezione che fosse un gioco, che nulla di quello che si metteva in rete potesse avere una rilevanza reale. In questi anni le cose sono cambiate molto, anche se l'atteggiamento di molti utenti non si è evoluto, è rimasto lo stesso, con conseguenze piuttosto nefaste.
Simone Marchetti, caporedattore di Vanity Fair, in una scena del discusso documentario "Chiara Ferragni Unposted" dice: «Quello che è non è quello che sembra. Le persone decidono di far vedere quello che sembra, ma di una cosa sono abbastanza certo. La società e la democrazia hanno bisogno di quello che è, i Social media ci stanno portando verso quello che sembra. A mio parere ci vogliono delle regole, i grandi organismi internazionali si stanno muovendo, la Federal Trade Commission si è già mossa a riguardo. Ci vuole un codice etico. Stiamo vivendo il medioevo di questa trasformazione e infatti è un'epoca dark, controversa, le persone stanno prendendo confidenza con il mezzo. Il fatto è: quando ci sarà il rinascimento?». Internet oggi è di fatto una grande ascia bipenne a due lame. Usata bene può essere molto incisiva. Usata male può distruggerci.
In questo nostro approfondimento proponiamo quattro aspetti di questa nostra curiosa realtà: l'opportunità straordinaria di chi, con le proprie forze, si costruisce la propria professionalità grazie alla possibilità offerta da internet di confrontarsi direttamente con il pubblico, senza bisogno di mezzi o intermediari, ma anche chi, per una foto messa con troppa leggerezza o una frase scritta senza riflettere, paga di persona un prezzo enorme.
Infine, il curioso caso di chi, suo malgrado, diventa un meme, un'icona del ventunesimo secolo. Sconosciuti, il cui volto è diventato parte dell'esperanto del nostro secolo.
CULTURE CLUB 51 - 15 MINUTI
- L'influencer: chi sfrutta la vetrina per creare un brand - PAOLO ROGGERO
- La rete come opportunità di carriera - VITER LUNA
- Lo sconosciuto: diventare un meme- LORENZO BARBERIS
- La gogna mediatica: vittime e carnefici della viralità - MARIKA MANGINI
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