L’appello/Il rito dell’orario

Un punto di vista ironico e leggero sul mondo della scuola. A inizio anno uno dei momenti più delicati per il corpo docente è la scelta degli orari: un eterna partita a tetris tra preferenze, esigenze personali dei singoli, che molto spesso è difficile conciliare

di LAPIS

Uno dei grandi problemi dell’inizio dell’anno scolastico è la stesura dell’Orario. Con questa mossa d’apertura, ogni docente sa che si gioca tutta la partita a scacchi dell’anno scolastico. Cruciale è la conquista del Giorno Libero: il sabato è il più ambito, ma anche il lunedì consente discreti ponti. In subordine, il mercoledì e il giovedì (“mi piace staccare in due la settimana” si consola come la volpe con l’uva chi lo ottiene in questa posizione), mentre il venerdì o il martedì sono la scelta peggiore. A parte la setta minoritaria dei Calcolatori, che come ogni ordine iniziatico compulsano il calendario con devozione, non per scegliere il giorno propizio di qualche oscuro rituale pagano, ma per evitare accuratamente ogni possibile sovrapposizione tra giorno libero e festività. Ma altrettanto importante è la disposizione delle ore nell’arco dei giorni lavorativi. Invisa a molti è la prima ora: sia pendolari di lungo corso, specie dato il servizio sempre più avaro di Trenitalia, sia docenti residenti magari a pochi metri dall’Istituto (invidiatissimi) che però hanno improrogabili esigenze personali (ad esempio, c’è sempre qualche docente cultore della buona cucina che deve assolutamente comprare il pesce o gli asparagi al mercato del martedì – probabilmente direttamente da Carlin Petrini in un incontro confidenziale). A cascata, poco amate sono le ultime ore, sia per chi deve prendere i figli a scuola (come portarli), ma anche per il calo di zuccheri e di energie di fine mattinata. C’è poi l’annoso problema dei Buchi: c’è chi li aborrisce e desidera un orario compattissimo, chi all’opposto li desidera, per spezzare la densità della giornata con un caffé con un collega. O magari, poeticamente, la possibilità di un flirt, come fece Anna Galiena ne “La Scuola”, sistemando l’orario in modo da avere le ore libere con lo svampito Silvio Orlando che, sventurato, non colse l’allusione.

parcheggi pagamenti mondovì esenzioni

Parcheggi a pagamento a Mondovì, nuove esenzioni… ma aumentano le tariffe

Era una decisione attesa da tempo. Anche perché, come ricorda la Giunta nella delibera, è dal 2003 che le tariffe dei parcheggi a pagamento a Mondovì non venivano ritoccate. In città le “strisce blu”...

Ceva-Ormea. I sindaci: «Bene la riapertura, ma stupiti dalle tempistiche»

A seguito dell'annuncio ufficiale dell'approvazione del contratto con cui la Regione si impegna alla riattivazione della linea ferroviaria Ce-Ormea, in molti sono rimasti sorpresi dalle tempistiche: si parla infatti del 2028. Su questo aspetto...

Due nuovi mezzi per il Gruppo Volontari del Soccorso di Clavesana

Due nuovi mezzi per il Gruppo Volontari del Soccorso di Clavesana: la nuova ambulanza “R292” e la nuova auto Ford addetta al trasporto dei disabili. L’inaugurazione è avvenuta, presso i locali delle sede, lo...

Fiera di Primavera a Mondovì: il programma

È ormai definito il programma completo della sessantatreesima edizione della Fiera di Primavera prevista per il 13 e 14 aprile prossimi nel centro storico di Mondovì Breo. Una manifestazione che, come già avvenuto lo...

Il vescovo inizia il Triduo pasquale nella cappella dell’Ospedale

Nel pomeriggio del giovedì santo, il vescovo mons. Egidio Miragoli ha presieduto la celebrazione eucaristica “Nella Cena del Signore” presso l’Ospedale “Regina Montis Regalis” a Mondovì. La cappella dello stesso Ospedale si è riempita...
Pastiera napoletana dolce pasquale

La pastiera: il dolce di Pasqua al caseificio Tramonti di Villanova Mondovì

Il Caseificio Tramonti di Villanova Mondovì, nel periodo pasquale, propone anche quest'anno pastiere di alta qualità, preparate da Vincenzo Chierchia, pasticcere originario di Pompei, dove la pastiera è la tradizione pasquale per eccellenza. Chi...